Jaisalmer il suo Forte d’Oro, una storia di magia e miraggio
All’estremità occidentale dell’India, verso il remoto confine occidentale dello stato indiano del Rajasthan al confine con il Pakisthan, nel mezzo del secondo deserto più grande del mondo sorge la città da favola di Jaisalmer che appare, come per magia, come un miraggio dorato in un paesaggio desolato.
Jaisalmer antico entro carovaniero è uno dei luoghi più affascinanti di tutta l’India. Sorge dall’arida terra bruciata dal sole del deserto del Thar, il secondo deserto più grande della terra, e culmina in un forte da favola incredibilmente romantico circondato da decine di edifici finemente scolpiti.
I colori e tonalità della fortezza medievale di Jaisalmer realizzata quasi interamente in arenaria gialla che si erge come un castello di sabbia dorata le sono valse il nome di “Città d’Oro” con cui viene soprannominata.
Jaisalmer è famosa per la sua remota posizione e dalla reputazione di avere un’atmosfera rilassata che riesce ad evocare l’avventura e il romanticismo del leggendario passato dell’ex regno. Sebbene ricca di arte e architettura, Jaisalmer è una piccola città per gli standard indiani, con una popolazione di soli 78.000 abitanti, ed è davvero una città in mezzo al nulla.
Ma non è stato sempre così. Jaisalmer è stata per oltre 800 anni una tappa importante sulle rotte commerciali lungo la Via della Seta delle carovane tra Egitto, Afghanistan e India. I governanti e i commercianti di Jaisalmer attraverso il commercio si arricchirono e assunsero i migliori artigiani per costruire sontuosi palazzi, templi, cenotafi e haveli le residenze dei ricchi mercanti.
Dopo la scomparsa delle rotte commerciali via terra all’inizio del XX secolo, la città andò gradualmente in declino. Considerata inaccessibile fino a pochi decenni fa, il turismo ha recentemente iniziato a far rivivere le fortune di Jaisalmer, fino a farla diventare la principale attività della città.
Ma ancora adesso la maggior parte dei visitatori dell’India arriva a Delhi visita Agra e Jaipur tre tappe del “tour del triangolo d’oro“, ma solo i viaggiatori più coraggiosi e pazienti si avventurano fino a Jaisalmer.
Il Forte d’Oro di Jaisalmer, forte vivente del Rajasthan
Il Forte di Jaisalmer è una delle più grandi fortezze completamente conservate del mondo, ma soprattutto è ancora un forte vivente e abitato.
La città e il forte prendono il nome dal fondatore il sovrano rajput Rawal Jaisal della dinastia Bhatti che nel 1156 d.C. trasferì la capitale da Lodhruva a Jaisalmer e avviò l’edificazione della città e del forte. Letteralmente Jaisalmer è l’unione di Jaisal nome del re e da Meru che è il nome di della mitica montagna degli dei nell’Himalaya e il Jaisalmer Fort sarebbe quindi il “forte sulla collina di Jaisal“.
A causa del suo colore giallo che brilla come l’oro al mattino e alla sera, è anche conosciuto come il Forte d’Oro o Sonar Qila.
Costruito a partire dal 1156, la città fortificata in arenaria si erge su una collina triangolare di poco più di cento metri chiamata Trikoot Garh o Trikuta Hill, completa di tre strati di mura, quattro imponenti porte e 99 torrette o bastioni a sua difesa.
Il Forte di Jaisalmer assieme ad altri cinque maestosi forti del Rajasthan: Chittorgarh, Kumbhalgarh, Sawai Madhopur, Gagaron e Amber sono siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Tuttavia, il forte è più di un semplice punto di riferimento storico e architettonico, e a più di 800 anni dalla sua costruzione, circa 5.000 persone vivono ancora all’interno del forte e la maggioranza di questi sono diretti discendenti dei primi abitanti del forte che continuano a vivere all’interno delle sue mura fortificate, senza affitto, come lo erano i loro antenati che avevano ottenuto la terra e il diritto di stabilirsi all’interno del forte in cambio dei loro servizi al regno.
La fortezza ospita numerose botteghe, negozi di souvenir, gallerie di tessuti ma soprattutto molti membri casta sacerdotale dei bramini, che hanno lavorato come insegnanti e consiglieri dei re locali che hanno governato Jaisalmer dal XII secolo fino alla metà del 1900, e hanno ricevuto case all’interno della cittadella. Oggi, sette secoli dopo e 23 generazioni dopo, le famiglie dei bramini si sono allargate e molti di questi sono arrivati a possedere diversi edifici all’interno di queste antiche mura.
All’interno del forte, sono numerose le persone con lo stesso cognome che di solito provengono dalla stessa famiglia. Oltre ai bramini, l’altra comunità dominante che vive all’interno del forte di Jaisalmer è quella dei Rajput, un clan di guerrieri indù dell’India settentrionale responsabili della sicurezza della città che circonda la cittadella, così come della fortezza murata. I cognomi dei residenti sono spesso un’indicazione della casta della loro famiglia in passato: Purohit e Vyas sono nomi bramini, mentre Bhatti, Rathore o Chauhan sono nomi di rajput.
Oggi, non solo Jaisalmer è l’ultima antica fortezza abitata in India, ma funge da sorta di monumento vivente, dove la vita scorre tra i vicoli stretti e i cortili affollati più o meno allo stesso modo di come avveniva nel XII secolo.
Le principali attrazioni all’interno del forte sono:
- Raj Mahal il palazzo reale del ex marahaja
- Templi giainisti, si tratta di un gruppo di setti templi collegati tra loro attraverso corridoi (visitabili solo al mattino)
- Tempio di Laxminath, un tempio induista al centro del forte
Al suo interno le case sono ricoperte da tre piedi di fango che mantengono gli interni freschi quando la temperatura d’estate sale abbondantemente sopra i 40°C. Un’altra caratteristica che indica un approccio rispettoso dell’ambiente nell’architettura delle case sono i jaali letteralmente pietra perforata e i jharokha il tipico balcone recintato sporgente, che permettono una corretta e piena areazione dell’aria all’interno delle case.
Info da sapere
Ogni anno a Jaisalmer tra gennaio e febbraio si tiene il Desert Festival, 3 giorni animati di colori, corse dei cammelli, esibizioni folcloristiche, musica, danza e spettacoli vari che si tengono all’esterno del forte e nei suoi dintorni presso le dune di sabbia Sam.
Oltre a visitare Jaisalmer e il suo forte si può pensare anche di pernottare al suo interno in una delle haveli convertite in guesthouse. Il livello è medio basso a parte un paio di strutture un po’ superiori, tenete poi presente che qui le stanze non sono molto spaziose e i servizi offerti sono limitati. Per un comfort migliore bisogna pernottare all’esterno del forte dove si possono trovare soluzioni di vario genere.
All’interno del forte si trovano molte botteghe che vendono souvenir e qualche roof restaurant dove cenare o consumare un drink che offrono una bellissima vista sulla città.
Il periodo migliore per un viaggio a Jaisalmer è durante la stagione secca che va da ottobre a marzo. Da aprile fino ad agosto-settembre siamo nella stagione monsonica e anche se le piogge in questa area desertica sono scarse e non intense, le temperature sono molto alte soprattutto a maggio, giugno e luglio. I mesi di aprile agosto e settembre pur non essendo i mesi più indicati possono essere presi inconsiderazione.
Il modo più rapido per arrivare a Jaisalmer è in aereo. Jaisalmer ha un piccolo aeroporto che offre durante la stagione secca collegamenti diretti con la capitale Delhi, Jaipur e Ahmedabad. L’alternativa è l’aeroporto di Jodhpur che offre voli diretti quotidiani da Delhi e Mumbai e poi da qui proseguire in auto fino a Jaisalmer in circa 5 ore.
A Jaisalmer c’è la stazione ferroviaria che la collega con diverse città dell’India tra cui Jodhpur e Delhi. Una buona soluzione da Delhi potrebbe essere il treno notturno con sistemazione in cuccetta in circa 18 ore più eventuali ritardi molto comuni in India.
La città è anche collegata con bus che partono dalle principali città del Rajasthan. Infine una buona soluzione se si ha in mente di includere Jaisalmer in un più grande tour del Rajasthan è la soluzione con auto privata.
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