Ajmer la città sufi del santo Khwaja Moinuddin Hasan Chisti
Ajmer anche scritto Ajmere o Ajmir è una città del Rajasthan del nord a 130 km a sud-ovest di Jaipur e a 15 km dalla città santa di Pushkar. La città sorge sulle sponde dell’Ana Sagar alle pendici della collina di Taragarh.
Tra le varie città del Rajasthan Ajmer è forse la meno conosciuta, poco considerata offuscata dalle altre città colorate del Rajasthan e dalla vicina Pushkar meta di pellegrinaggio e famosa per l’annuale fiera dei cammelli. Ma Ajmer è una vivace città poco battuta da turisti dove coesistono in armonia comunità e religioni diverse tra induisti, musulmani e giainisti.
Ajmer è una destinazione popolare tra gli indiani, attrazione religiosa e centro di pellegrinaggio per induisti e musulmani. Qui si trova l’ultima dimora del santo sufi, Khwaja Moinuddin Hasan Chisti, visitato da musulmani di tutto il mondo. Il santuario del santo sufi Dargah è venerato allo stesso modo sia dagli induisti che dai musulmani.
Geograficamente Ajmer si trova in una regione collinare che fa parte della catena degli Aravalli, la città prende il nome da “Ajay Meru“, che può essere approssimativamente tradotto come “collina invincibile“, infatti la città sorge sul lago di Ana Sagar creato nell’XI secolo alle pendici della collina di Taragarh, sulla cui sommità si erge l’omonima fortezza.
Breve storia di Ajmer
La città fu fondata da Raja Ajaypal Chauhan nel VII secolo d.C. e la città rimase l’epicentro della dinastia Chauhan fino al XII secolo d.C. La dinastia Chauhan fu responsabile della costruzione del Taragarh Fort.
Muhammad di Ghor, fondatore del Sultanato di Delhi, conquistò Ajmer nel 1193. Stabilì Ajmer come città affluente, richiedendo ai governanti Chauhan di pagargli un enorme tributo annuale. Ajmer rimase feudatario di Delhi fino al 1365, quando il sovrano di Mewar la conquistò.
Nel 1509 i maharaja di Mewar e Marwar si contendevano il controllo di Ajmer, Marwar alla fine conquistò, emergendo come vincitore nel 1532. L’imperatore Akbar, sovrano dei Mughal, conquistò Ajmer nel 1559 rimanendo sotto il controllo dei Mughal, con occasionali rivolte, fino al 1770, ai sultani mughal piaceva particolarmente Ajmer per la presenza del santo Ajmer Sharif Dargah.
Nel 1770 fu annessa ai Maratha, dopodiché l’area fu un continuo campo di battaglia tra rajput Mewar e Maratha fino a quando nel 1818 i Maratha vendettero Ajmer alla Compagnia britannica delle Indie orientali per 50.000 rupie. Ajmer godette di un governo stabile durante l’era del dominio britannico, anche se durante l’ammutinamento indiano del 1857 alcuni sepoy indiani presso la guarnigione nella vicina città di Nasirabad si unirono alla rivolta. Nel Raj britannico, Ajmer era governato da un agente del Governatore Generale che sovrintendeva a Rajputana.
Dopo che l’India ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1947, Ajmer-Merwara mantenne la sua posizione di stato ad amministrazione centrale sotto un capo commissario per diversi anni, fino a quando nel 1956 si fuse nello stato del Rajasthan.
Ajmer cosa visitare e vedere
Ai piedi della prestigiosa collina di Taragarh si trova il santuario simbolo di Ajmer, il Dargah Sharif o Ajmer-e-Sharif un complesso di edifici in marmo bianco sormontati da cupole, ultima dimora del venerato sufi Moinuddin Chishti ed è visitato da persone di tutte le religioni, ma soprattutto dai musulmani che lo considerano uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti dell’India.
Il santo sufi Khwaja Moinuddin Hasan Chisti partì per la sua dimora celeste nel 1256 d.C. dopo una preghiera di sei giorni in isolamento. Questi sei giorni vengono celebrati ogni anno come l’annuale Urs, a cui partecipano migliaia di pellegrini indipendentemente dalla loro fede e credo. Il santuario contiene diversi edifici attorno ai due cortili e comprende anche un enorme cancello donato dal Nizam di Hyderabad, la moschea Akbari Masjid, costruita dal prestigioso imperatore Mughal di nome Shah Jahan e la tomba a cupola del santo.
L’Adhai Din Ka Jhonpda originariamente costruito per funzionare come un college sanscrito, venne successivamente convertito in moschea. È un’impressionante miscela di architettura indo-islamica. Il sultano Iltutmish nel 1213 d.C. prese il comando e la abbellì ulteriormente. Si narra che la moschea sia conosciuta come Adhai din ka Jhonpda, che letteralmente significa “la capanna di due giorni e mezzo” che secondo una legenda il nome ha origine da una fiera di due giorni e mezzo che si tenne qui durante un Urs nel XVIII secolo. Un’altra legenda risalente al XII secolo si rifarebbe ai soli due giorni e mezzo impiegati per la costruzione.
Forte di Taragarh, anche conosciuto come “forte delle stelle” o Star Fort. Attraverso una ripida passeggiata di 3 chilometri si accede al Forte di Taragarh, costruito da Ajaipal Chauhan, il fondatore di Ajmer. La struttura potrebbe essere stato il primo forte collinare dell’Asia, costruito in un’epoca in cui le catene montuose degli Aravalli si trovavano al di sopra del limite delle nevicate. Un tempo era una potente cittadella inespugnabile che ha visto molti combattimenti durante il periodo Mughal. Ora parzialmente in rovina, rimane un luogo che offre viste spettacolari sulla città e sul lago Ana Sagar.
Si può anche salire in auto al forte.
L’Akbari Palace un tempo residenza del principe Salīm, figlio dell’imperatore Akbar. La costruzione fu commissionata da Akbar nel 1570. Attualmente il palazzo è un mueso che ospita una collezione di armature e sculture Mughal e Rajput.
La città di Ajmer è anche conosciuta per la religione giainista e si contano circa 22 templi in città. Sicuramente il centro gianista più sacro e importante è il Tempio di Nasiyan, noto anche come Soniji Ki Nasiyan. Questo tempio a due piani è una bellissima creazione che è splendidamente decorata con pietre preziose tra oro puro e argento. Costruito alla fine del XIX secolo. La camera principale, conosciuta come Swarna Nagari “Città d’Oro”, ha diverse figure in legno placcato in oro, raffiguranti diverse figure della religione giainista.
Il Tempio giainista di Nareli o Shri Gyandoaya Tirth Kshetra, è un tempio recente in stile moderno, un’oasi di tranquillità, con ampi spazi verdi in cui rilassarsi che si trova a 7-8 km da Ajmer
L’Ana Sagar, è un pittoresco lago artificiale situato a nord di Ajmer. Creato nell’XI secolo dal re Anaji (1135-1150 d.C.), nonno di Prithvi Raj Chauhan. Sulle rive del lago si trovano i giardini Daulat Bagh che ospitano padiglioni di marmo costruiti dall’imperatore Mughal Shah Jahan (che regnò dal 1628 al 1658).
Il Mayo College di Ajmer era stato fondato da Lord Mayo, viceré dell’India Il Mayo College è stato fondato nel 1875 sul modello di una scuola pubblica inglese. L’architettura degli edifici scolastici rappresenta un esempio della grandiosità dell’ex principesco Rajasthan. L’edificio principale della scuola, in marmo bianco, fornisce un classico esempio di architettura indo-saracena, e il progetto si trova ora negli archivi del British Museum di Londra.
Un’esperienza da non perdere ad Ajmer la città sufi, è trascorrere un po’ di tempo girovagando per i numerosi colorati e vivaci bazar di Ajmer, tra cui il Churi Bazaar, il Dargah Bazaar e il Naya Bazaar. Una delle offerte più popolari ad Ajmer è l’ittar, profumi naturali a base di olio famosi per i loro profumi a lunga durata.
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