Sri Lanka – La città coloniale di Galle

Galle è una città situata sulla costa meridionale dello Sri Lanka, 125 chilometri da Colombo. Galle prima dell’arrivo dei portoghesi nel XVI secolo era conosciuta come Gimhathiththa, sebbene il viaggiatore arabo Ibn Batuta nel XIV secolo la chiam Qali. Durante il dominio portoghese (1507-1640 circa) Galle divenne il porto principale dell’isola. In seguito sotto il dominio olandese fu capitale dell’isola fino al 1656, quando la capitale venne trasferita a Colombo. Galle raggiunse l’apice del suo sviluppo nel XVIII secolo, prima dell’arrivo degli inglesi.

Galle fonde passato e presente, nativo e coloniale. La prima flotta portoghese, guidata da Laurenco De Almeida, entrò nel paese quasi cinque secoli fa nel porto. Gli olandesi, più di tre secoli fa, costruirono il loro famoso forte di novanta acri che conserva ancora oggi il suo fascino antico con i suoi alti bastioni, torri e il faro.

Faro di Galle. Foto di Youhana Nassif su Unsplash

Nei secoli la città coloniale di Galle è anche diventata il principale centro delle arti e dei mestieri nativi e all’indomani dell’indipendenza, Galle si è ritrovata ad essere una città dal sapore europeo nel mezzo della cultura dello Sri Lanka. Sebbene l’eredità del colonialismo europeo lasci un retrogusto amaro, i cittadini di Galle hanno ereditato una città piena di fascino e unicità. A Galle, l’Occidente è arrivato all’Oriente, lasciando l’opportunità di un dialogo tra cultura, lingua e architettura.

Storia di Galle

Secondo James Emerson Tennent, Galle è stato l’antico porto marittimo di Tarsis, da cui il re Salomone traeva avorio, pavoni e altri oggetti di valore. La cannella veniva esportata dallo Sri Lanka già nel 1400 a.C. e la radice della parola stessa potrebbe provenire dall’ebraico, quindi Galle potrebbe essere stato il porto principale per la spezia.
Galle era quindi un importante porto marittimo molto prima del dominio occidentale nel paese. Persiani, arabi, greci, romani, malesi e indiani commerciavano attraverso il porto di Galle. Galle era stato chiaramente scelto come porto per eccellenti ragioni strategiche, poiché possiede un bel porto naturale protetto da un promontorio rivolto a sud.

Church Street con in primo piano il boutique hotel Amangalla e dietro si intravede la chiesa riformata di Groot Kerk

Forse il primo riferimento documentato a Galle viene dal grande viaggiatore arabo Ibn Battuta, che visitò il porto e che lui chiama Qali, a metà del XIV secolo.

I portoghesi arrivarono per la prima volta nel 1505, quando una flotta comandata da Lorenzo de Almeida si rifugiò da una tempesta al riparo della città. Chiaramente l’importanza strategica del porto impressionò i portoghesi, che ottantadue anni dopo, nel 1587, sottrassero il controllo della città ai re singalesi e iniziarono la costruzione del Forte di Galle. Quell’evento segnò l’inizio di quasi quattro secoli di dominazione europea della città, dando vita all’affascinante ibrido – architettonico, culturale ed etnico – che Galle costituisce oggi.

Nel 1640, i portoghesi cedettero la città alla Compagnia olandese delle Indie Orientali. Gli olandesi costruirono l’attuale forte nel 1663. Costruirono un muro fortificato, utilizzando solido granito, e costruirono tre bastioni, conosciuti come “sole”, “luna” e “stella”.

Nel 1976 gli inglesi presero il posto degli olandesi, conservarono il forte e lo usarono come centro amministrativo di Galle.

Nel 1947, quando Ceylon ottenne l’indipendenza dagli inglesi, Galle tornò ad essere una città indipendente. A quel tempo i lunghi anni di associazione con il colonialismo europeo avevano lasciato un segno indelebile sulla città che la rende unica nell’odierno Sri Lanka.

Nel 1988 la parte storica della città, contenente il forte e altri edifici di epoca coloniale, è stata designata patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Il 26 dicembre 2004, il violento tsunami di Santo Stefano, causato dal terremoto dell’Oceano Indiano del 2004 avvenuto a mille miglia di distanza dalla costa dell’Indonesia, devastò la città. Migliaia di persone morirono nella città. Il forte olandese, noto anche come Bastioni di Galle, ha resistito al potente tsunami di Santo Stefano.

Galle città patrimonio UNESCO

Galle è un gioiello dello Sri Lanka e dell’Asia. Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, questa città storica è piacevole da esplorare a piedi. Un antico porto commerciale infinitamente esotico, che ospita imponenti edifici coloniali, antiche moschee, chiese, grandi palazzi e musei. Vagando per le sue stradine sconnesse si incontrano caffè alla moda, negozi originali e impeccabilmente boutique hotel, antiche case ed edifici restaurati di proprietà di artisti, scrittori, fotografi e designer locali e stranieri.

Le stradine di Galle ospita caffe negozi e antiche case e oggetti che richiamano al passato

Galle presenta il miglior esempio di città fortificata costruita dagli europei nel sud e nel sud-est asiatico, e mostra l’interazione tra gli stili architettonici europei e le tradizioni dell’Asia meridionale. Costituisce la più grande fortezza rimasta in Asia costruita dai colonialisti europei.

Galle costituisce un “museo vivente” e ospita musei tra cui il Museo Marittimo Nazionale e il Museo della Magione Storica del periodo olandese.

Altri importanti monumenti di Galle includono la Cattedrale di Santa Maria fondata dai sacerdoti gesuiti, uno dei principali templi di Shiva sull’isola, l’Amangalla uno storico hotel di lusso, la fatiscente chiesa riformata olandese di Groot Kerk, il Tempio di Sudharmalaya, la Torre dell’Orologio e l’iconico Faro uno dei simboli più fotografati di Galle.

Info

Galle è la città principale dello Sri Lanka meridionale dell’isola, ha una popolazione di circa 100.000 abitanti ed è ben collegata tramite strada e ferrovia a Colombo, Matara e con le altre principali città dello Sri Lanka. Galle dista circa 45 km da Matara, 125 km da Colombo, 170 km da Yala e 200 km da Ella.
Intorno a Galle si trovano numerose spiagge come Unawatuna Beach e Hikkaduwa Beach, rinomate per la loro bellezza, luoghi ideali per rilassarsi, praticare sport acquatici o esplorare la vita marina.

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