Ladakh – Valle di Nubra tra frutteti e dune di sabbia
La Valle di Nubra o Nubra Valley letteralmente “la valle verde” o “la valle dei fiori”, è una regione dove si alternano deserto e verde, uno dei luoghi assolutamente da vedere del Ladakh la “terra degli alti passi”. La valle di Nubra si trova nel nord dell’India, incastrato tra il Pakistan, il Tibet e la provincia dello Xinjiang (Cina) e l’India dell’Himachal Pradesh precisamente nello stato del Jammu e Kashmir nella regione del Ladakh a circa 120 km a nord da Leh capitale e città principale del distretto.
La regione di Nubra, chiusa tra la catena del Ladakh e le alte montagne orientali di Kumarakom, comprende in realtà due valli, due valli fluviali panoramiche che scorrono tra aspre montagne e la loro spettacolare confluenza. Una regione in parte verde, in parte rocciosa e arida come gran parte del Ladakh, e in parte, piuttosto sorprendentemente desertica. Sì, deserto sopra i 3.000 metri di altitudine, dove si possono davvero incontrare delle dune di sabbia, tra le alte cime Himalayane! E anche i cammelli, della varietà bactriani con la doppia gobba.
Geografia
La regione di Nubra, o la valle di Nubra come è comunemente chiamata, in realtà comprende due valli fluviali: la valle di Nubra, la valle di Shyok e la loro confluenza.
Il fiume Nubra, originario del ghiacciaio Siachen, scorre verso sud lungo una valle tra Saltoro e Saser Muztagh, sotto-catene delle montagne del Kumarakom orientale. Incontra lo Shyok nella vasta confluenza a forma di Y nel cuore della regione del Nubra.
Il fiume Shyok, un importante affluente dell’Indo, ha la sua origine alla testa della catena del Saser Muztagh, in un ghiacciaio sul fianco orientale. Scorrendo verso sud inizialmente, fa una grande inversione a U prima di virare verso nord-ovest, per incontrare il fiume Nubra alla confluenza a forma di Y. Lo Shyok continua verso nord-ovest oltre la confluenza, finendo per defluire nell’Indo in Baltistan al di là della LoC (Linea di Controllo), al confine de facto tra India e Pakistan.
La regione si raggiuge attraversando la catena del Ladakh passando il Khardung La, il passo motorizzato più alto del mondo (sulla sua altitudine è in corso una disputata attorno ai suoi 5.602 m / 18.380 piedi). Dopo l’ascesa al passo a tratti drammatica per le tortuose strade sterrate premiata da una vista panoramica mozzafiato dall’alto, si raggiunge il passo e dopo aver scattato la foto ricordo davanti al cartello che indica che vi trovate sul passo più alto del mondo, inizia la discesa con una straordinaria vista sulla vasta confluenza sabbiosa dei fiumi Nubra e Shyok.
L’acqua che scorre attraverso innumerevoli canali quando si incontra si intreccia. Arrivati alla confluenza a dei fiumi si incontrano i villaggi della valle di Nubra: Diskit, Hunder , Summur, Panamik in un paesaggio rigido e arido. Ci sono ovviamente anche monasteri e anche una primavera calda, per non parlare delle dune di sabbia e dei cammelli bactriani.
Solo dal 1993 la valle di Nubra è stata aperta ai turisti ma è ancora necessario un permesso per visitare la regione, l’Inner Line Permit viene facilmente rilasciato a Leh. Il permesso è necessario perché la valle di Nubra e vicino al ghiacciaio Siachen, dove le truppe indiane e pakistane sono impegnate in una lunga guerra di logoramento dal 1984, in quella che è stata soprannominata il “campo di battaglia più alto del mondo”, ma dal novembre 2003 è entrato in vigore un cessate il fuoco, ed al momento è possibile arrivare fino a Panamik a nord del fiume Nubra e fino a Turtuk e Tyakshi-Pachathang a ovest del fiume Shyok, ben oltre il precedente limite che era a Hunder.
Precisiamo ai fini del mal di montagna e della acclimatazione l’altimetria della regione. Si parte da Leh che si trova a 3.505 m., si sale fino al passo Khardung La a 5.602 m. e poi si scende verso la valle di Nubra con i suoi villaggi Diskit, Hunder, Sumur a Panamik che si trovano ad una altitudine compresa tra i 3.100-3.200 m. Infine Turtuk e Tyakshi-Pachathang si trovano a 2.800 m.
Valle di Nubra e i suoi villaggi
Le comunità locali della Valle di Nubra una volta prosperarono in uno straordinario commercio trans-himalayano che ebbe origine dalla Via della seta. Per secoli grandi carovane di lana, stoffa, oppio, spezie, pelli, coralli, turchesi, oro e indaco hanno transitato le diverse vie e in pericolosi percorsi principalmente tra Leh e Yarkand (in Cina). Il commercio morì alla fine degli anni ’50 quando la Cina in gran parte sigillò i suoi confini. Dopo decenni di oscurità, di conflitti territoriali con cinesi da una parte e Pakisthan dall’altra, la situazione si è normalizzata e viaggiatori e turisti hanno avuto gradualmente la possibilità di visitare questi luoghi remoti.
Si tratta di un territorio unico incorniciato da bandiere di preghiera, da fatiscenti chorten che punteggiano il fianco delle montagne. Scendendo dal Khardung La ci si immerge nella valle di Shyok attraversando il villaggio di Khardung e poi di Khalsar, osservando i villaggi lontani con i loro sparsi campi coltivati che aggiungono un tocco umano allo scenario muscolare e ai panorami immensi.
Tutti gli insediamenti di Nubra sono case sparse qua e là, immerse in boschetti di pioppi e campi di orzo, un paio di antichi monasteri buddisti, cammelli battriani per lo più selvaggi che pascolano su una distesa di dune.
Dal fondovalle alla confluenza a forma di Y se procedo verso sinistra in direzione della valle di Shyok si incontra Diskit o Deskit è il centro commerciale e amministrativo di Nubra, ma è sempre un piccolo posto modesto villaggio. L’attrazione principale qui è il monastero il Diskit Gompa, arroccato sopra il villaggio su uno sperone roccioso. Si può salire, ed è una gioia passeggiare tra le mura di mani (pietra, roccia o ciottoli di pietra di forma generalmente appiattita e allungata sulla quale vengono incise mantra, preghiere devozionali) e chorten imbiancati (monumenti a cupola che custodiscono reliquie buddiste).
A circa 7 km a ovest di Diskit sorge il villaggio di Hunder o Hundar. È un luogo tranquillo isolato con uno charme bucolico e solitamente si pernotta qui in piccoli cottage o in campi tendati. Lasciando i prati verdi di Diskit qui la strada incontra il deserto in un vasto tratto di dune che sembrano essere trasportate dal Sahara o dal deserto dei Gobi. Il deserto è una delle tipicità della valle di Nubra sullo sfondo delle aspre montagne bruno-rossastro, le dune di sabbia ondulate sembrano davvero fuori dal mondo. I cammelli battriani possono essere visti al pascolo sulle dune tra i piedi delle montagne. È un grazioso villaggio, ideale per passeggiare, con un piccolo monastero lungo la strada conosciuto come Chamba. Di fronte al gompa, un lungo muro di mani, che indica parte di una tradizionale rotta per pellegrini in orbita attorno a diversi altri santuari posti in cima alle scogliere.
Proseguendo verso ovest in una strada da poco aperta ai viaggiatori in direzione dal Pakistan a circa 85 km da Hunder si arriva a Turtok o Turtuk. La strada generalmente costeggia la valle di Shyok un’area selvaggia con poche case e si va verso un’area a stragrande maggioranza musulmana. A Turtuk la gente del posto parla Balti proprio come fanno i loro vicini nella vicina regione pakistana conosciuta come Baltistan. Diversi villaggi si ergono sopra la strada principale e, Turtok è tra i più grandi e belli. È un’area verde, un giardino coltivato a terrazze famoso per i sui frutteti soprattutto per le sue albicocche, dove è possibile passeggiare per il villaggio e attraverso i suoi campi. È un posto amichevole ma conservatore, quindi i visitatori devono fare anche attenzione a non urtare i costumi del luogo.
Dal fondovalle alla confluenza a forma di Y se invece procedo verso destra in direzione della valle di Nubra si incontra Sumur o Summur. È un grazioso villaggio con case affascinanti e appezzamenti di terreno, la cui attrazione principale è il monastero Samstanling Gompa, che si trova dietro e sopra il villaggio ai piedi delle montagne. Costruito nel 1840, è stato considerevolmente modernizzato e conserva ancora un’atmosfera eterea insieme a due sale di preghiera principali.
Continuando sulla valle, ci si imbatte nel Terisha Tso, un laghetto completamente nascosto in una ciotola di creste frastagliate. Proseguendo arrivo fino a Panamik che è l’ultimo punto raggiungibile dai viaggiatori. Panamik è famoso per le sue sorgenti termali meritano a malapena uno sguardo. Nei dintorni si trova anche l’Ensa Gompa datato 250 anni che si raggiunge lungo u tortuoso sentiero in un paio d’ore.
Per info viaggio scrivere a info@indianepalviaggi.it
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