Kolkata – Museo Indiano di Calcutta istituzione culturale dell’India
Calcutta – dal 2001 Kolkata – ex capitale del Raj Britannico, è da sempre considerata la capitale culturale dell’India e il Museo Indiano di Calcutta (Indian Museum Kolkata) è una autentica istituzione culturale nel paese. Si parla del più antico museo indiano, e dell’area Asia-Pacifica nonché del nono museo più vecchio del mondo.
Il Museo Indiano di Calcutta è stato fondato nel 1814 presso la culla della Società Asiatica del Bengala (Asian Society Bengala).
Origine del Museo Indiano di Calcutta
Per comprendere la nascita del museo bisogna risalire all’ultimo quarto del XVIII secolo, quando Sir William Jones, profondo studioso che dedicò la sua vita al servizio dell’India, fondò a Calcutta nel 1784 la Società Asiatica del Bengala (Asian Society Bengala). Il ruolo della Società Asiatica del Bengala era quello di formare un centro di apprendimento per lo sviluppo dell’arte e della cultura relative alle attività socio-culturali, intrattenere le persone, diffondere la conoscenza e preservare il patrimonio culturale e naturale dell’umanità per i posteri entro i limiti geografici del Asia.
Sir William Jones, il fondatore della Società Asiatica del Bengala, tuttavia, nel suo discorso inaugurale non fece alcun riferimento alla fondazione del museo come parte delle attività della società. Nel 1796 i membri della Società Asiatica concepirono l’idea di istituire un museo in un luogo adatto per l’accoglienza e la conservazione degli oggetti, qualunque cosa sia eseguita dall’uomo o prodotta dalla natura.
L’idea prese forma all’inizio nel 1808 quando la società si trovò in grado di occupare i suoi locali eretti all’angolo di Park Street su un terreno concesso dal governo. Sei anni dopo fu compiuto un deciso sforzo per dare attuazione all’intenzione di istituire un museo quando, il botanico inglese il dottor Nathanial Wallich, che era stato fatto prigioniero durante l’assedio di Serampur Hooghly, ma rilasciato dal governo in riconoscimento delle sue conquiste scientifiche, scrisse una lettera alla società in cui sosteneva fortemente la creazione di un museo e si offrì non solo come curatore onorario del museo proposto, ma anche per fornire duplicati delle sue preziose collezioni.
La proposta trovò pronta accettazione tra i membri della società e si decise quindi di istituire un museo presso la sede della Società Asiatica del Bengala. Così il museo, sotto la guida del dottor Nathanial Wallich fu istituito il 2 febbraio 1814 presso la Società Asiatica del Bengala.
Il Museo indiano è indicato come Jaadughar “Casa delle meraviglie” dalle masse che affollano le sue sale ogni giorno per assistere alla massiccia collezione di manufatti e esemplari immagazzinati qui. L’edificio progettato dal famoso architetto britannico Walter Granville (che progettò anche la Calcutta High Court e il General Post Office), fu poi completato nel 1878.
La fondazione del Museo Indiano di Calcutta diete impulso e un grande slancio per la creazione e diffusione di oltre 400 musei in tutta l’India.
Collezioni e gallerie
Le collezioni del Museo Indiano di Calcutta, descrivono la storia culturale dell’India dalla preistoria all’epoca musulmana e comprendono sezioni dedicate alla geologia, zoologia, industria, archeologia, arte ed etnologia. La sala delle monete contiene la più grande collezione di monete indiane al mondo. La sezione artistica è nota per i suoi tessuti, tappeti, lacche, vetro e ceramica, espone dipinti persiani e indiani e la sezione geologica è la più grande dell’Asia e una delle più importanti al mondo. C’è una vasta collezione di statue, sacre reliquie di Gautama Buddha e bronzi di varie civiltà asiatiche, inclusi modelli a grandezza naturale di persone e animali delle regioni dell’India, nonché squisite collezioni di armature, oggetti d’antiquariato, ornamenti, scheletri, fossili, mummie, bellissimi dipinti Mughal.
Il museo si sviluppa su 930 metri quadrati, ha 6 sezioni: arte, archeologia, antropologia, geologia, zoologia e botanica con un numero di gallerie sotto ogni sezione fino a 35 gallerie e vanta più di 100.000 manufatti culturali e scientifici.
Le gallerie più significative sono:
- Galleria Bharhut: espone i resti architettonici di un luogo chiamato Bharhut nel distretto di Satna nel Madhya Pradesh. Questo appartiene al periodo Sunga (I secolo a.C.), che fu scavato da Sir Alexander Cunningham nel 1873.
- Galleria degli uccelli
- Galleria botanica
- Galleria del bronzo
- Galleria delle monete: una collezione unica di monete, che conta più di cinquantaduemila. Queste monete provengono da diverse regioni del subcontinente indiano e sono datate dal 400-500 a.C. fino ad oggi.
- Galleria arte decorativa: ospita esempi delle creazioni estetiche degli artigiani. Questa sezione include oggetti di terracotta invetriata reale, un’enorme porzione anteriore di un monastero di Salin e la facciata del tempio di Mandalay che mostra arte birmana, la parte anteriore di una casa Kathiawar, oggetti di legno, osso, ottone, bronzo, rame, argento, avorio, giada e damasceno.
- Galleria egizia: presenta un’eccezionale collezione di antichità egizie, tra cui una mummia egiziana di oltre 4.000 anni, l’attrazione principale per i visitatori.
- Galleria Gandhara: una delle gallerie più importanti che espone sculture che racchiudono la storia della vita del Buddha insieme alle sue immagini. La galleria espone anche Boddhisattva e Maitreya della scuola Gandhara che fiorì nel II secolo d.C., e che rappresentano l’influenza della cultura greco-romana.
- Galleria degli insetti
- Galleria Archeologia: mostra l’evoluzione scultorea in India. Le sculture in mostra appartengono alle fedi buddista, brahmanica e giainista datate tra il II secolo d.C. e il XV secolo d.C. Questi appartengono ai periodi Kushana, Gupta, Pala-Sena, Chandella, Pallava, Hoysala, Vijaynagar e Chola. La galleria comprende anche mostre di alcune sculture del sud-est asiatico di origine buddista e brahmanica recuperate a Giava e in Indonesia.
- Galleria dei mammiferi
- Galleria delle maschere: espone varie maschere del Bengala Occidentale, Orissa, Assam, Karnataka e anche del Bhutan e della Nuova Guinea.
- Galleria di dipinti: suddivisa in due sezioni principali Miniature Indiane e Scuola d’Arte del Bengala. Le Miniature Indiane ospitano un numero considerevole di dipinti in miniatura persiani, moghul, deccan, rajasthani, pahari e scuola di pittura della compagnia. La Scuola d’Arte del Bengala che ospita capolavori del XIX e XX secolo che appartengono alla scuola di pittura neo-bengalese come Rabanindranath Tagore, Gaganendranath Tagore, Nandalal Bose, Sunayani Devi, Asit Halder, Ishwari Prasad, Abdur Rehman Chugtai e Jamini Roy. Tutti questi sono stati realizzati con acquarello. Oltre a questi, sono in mostra anche Pata-Chitra, alcune litografie e alcuni dipinti ad olio del Bengala del XX secolo.
- Galleria tessile
Info per il visitatore
Il Museo Indiano di Calcutta si trova a Park Street al 27 di Jawaharlal Nehru Road a Kolkata. Il museo è facilmente raggiungibile usando taxi, bus o anche la metropolitana uscendo a Park Street.
Aperto dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:30, sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00. Chiuso tutti i lunedì e durante le festività nazionali indiane tra cui: Festa della Repubblica (26 gennaio), Giorno dell’Indipendenza (15 agosto), Compleanno del Mahatma Gandhiji (2 ottobre), Festival di Holi, Dusshera, Diwali, Id-ul-fitr.
Il biglietto di ingresso per stranieri è di 500 rupie, mentre gli adulti indiani pagano 50 rupie e i bambini indiani fino a 5 anni 20 rupie. A parte si acquista biglietto per fotocamera e videocamera.
Il museo è dotato di caffetteria, libreria, guardaroba, negozio di souvenir (cartoline, libri, album, ecc. …). Sono disponibili guide per maggiori informazioni rivolgersi al banco informazioni.
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