Bishnoi la comunità ambientalista del Rajasthan
Nel cuore del Rajasthan, sparpagliati tra Jodhpur e Udaipur ci si può imbattere nei Bishnoi la comunità ambientalista che vive ai margini del deserto del Thar, una comunità il cui sistema di credenze ha riconosciuto e assimilato la coesistenza naturale tra tutte le specie animali e vegetali. L’amore della comunità per le vite di piante e animali è fin troppo noto. I Bishnoi conservano la flora e la fauna da secoli, anche a costo di sacrificare la propria vita per proteggere l’ambiente. Per queste persone amanti della natura, la protezione dell’ambiente, della vita selvaggia e delle piante fanno parte del patrimonio ereditato delle loro tradizioni sacre.
Origine dei Bishnoi la comunità ambientalista
La comunità di Bishnoi fu fondata dal guru Jambheshwar nel distretto di Bikaner del Rajasthan nel XV secolo. I membri della comunità sono noti per aver rischiato la vita per salvare animali e alberi. La leggenda conosciuta come la “Saga di Khejarli“, narra che nel 1730 una donna Bishnoi insieme alle sue tre figlie sfidarono l’allora maharaja di Jodhpur nella decisione di tagliare alberi nel villaggio di Khejarli per costruire un palazzo. Amrita Devi, una donna di Bishnoi, e le sue tre figlie abbracciarono gli alberi per proteggerli dal taglio. Amrita Devi morì per salvare gli alberi e altri membri della comunità Bishnoi seguirono il suo esempio e in totale vennero uccisero 363 persone. Il maharaja, nell’udire tale carneficina, decise di proteggere la zona intorno ai villaggi bishnoi, vietando l’abbattimento di alberi e la caccia.
Questo atto di valore in seguito ha ispirato in seguito il movimento Chipko, il movimento ambientalista nato negli anni ’70 in India, il cui termine “chipko” in hindi significa “aggrapparsi”.
Attraverso questo sacrificio senza precedenti per la natura e l’ecologia, la comunità Bishnoi ha forse dato il primo messaggio per la conservazione ambientale del mondo. L’immenso sacrificio fatto dai membri della comunità che credevano fermamente nel detto fondamentale:
“Se un albero può essere salvato al costo di una vita umana, allora questo è un buon affare ed è accettabile”.
L’episodio di Khejarli non fu né il primo né l’ultimo esempio della difesa della natura, anche prima di questo evento furono registrati casi di uomini e donne di Bishnoi che morivano per cause ambientali.
Nelle aree in cui abitano la comunità Bishnoi, è facile trovare una grande varietà di animali e uccelli tra cui pavoni, pernici, avvoltoi, cervi, antilopi, nilgai (antilope azzurra), blackbuck (antilope cervicapra), e l’otarda indiana (un rarissimo uccello indiano in estinzione), che pascolano liberamente nelle loro terre poiché la comunità crede fermamente che questi animali abbiano il diritto di detenere e utilizzare la terra.
I membri della comunità Bishnoi seguono le 29 regole stabilite dal riverito guru Jambheshwar, e i Bishnoi la comunità ambientalista seguono pratiche religiose, che pongono grande enfasi sulla protezione dell’ambiente. Ad esempio, è vietato uccidere animali, far cadere alberi verdi o usare la tintura blu prodotta dai cespugli. I membri della comunità sono tenuti ad assicurarsi che qualsiasi legna da ardere che usano sia priva di insetti e spesso bruciano semplicemente sterco essiccato.
La cerimonia dell’oppio
La religione dei Bishnoi proibisce severamente anche loro l’uso di droghe o alcol, tuttavia questa regola non viene generalmente rispettata, anzi a dire il verso sono le uniche persone in India che sono ancora legalmente autorizzate a consumare oppio per scopi religiosi, da semplici offerte a celebrazioni e rituali di nozze, anche se negli ultimi anni la cerimonia dell’oppio è diventata un originale modo per accogliere viaggiatori e turisti, affascinati ed attratti da questo rituale.
L’oppio viene solitamente consumato sotto forma di una bevanda prodotta da varie parti della testa della pianta di papavero, come i semi di papavero o il baccello secco stesso. Questo tè viene servito ritualisticamente durante le cosiddette cerimonie all’oppio, dove l’ospite versa una piccola quantità di miscela nella mano a coppa e l’ospite lo lecca dal palmo.
Info
I villaggi di Bishnoi si trovano a 45 minuti da Jodhpur direzione Udaipur, ai margini del deserto del Thar. L’escursione può essere effettuata in giornata ed è meglio utilizzare una jeep perché gli ultimi chilometri da percorrere sono su strade sterrate. L’escursione di solito include la visita guidata in diversi villaggi dove è possibile vedere le tradizionali attività artigianali, come la tessitura di ceramiche e tappeti, nonché assistere e partecipare alla tradizionale cerimonia dell’oppio.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!