“Monsoon Wedding – Matrimonio Indiano” di Mira Nair
Mira Nair dirige questa affascinante commedia familiare su un matrimonio indiano molto caotico, ma anche molto divertente, colorato e gioioso. Monsoon Wedding segue gli eventi della grande famiglia Verma di Delhi. Il capofamiglia Lalit Verma (Naseeruddin Shah) è un padre ricco che sta cercando di organizzare il matrimonio di sua figlia Aditi (Vasundhara Das) senza intoppi. Sebbene abbia familiarità con i modi occidentali, ha poca pazienza e desidera che le nozze si svolgano correttamente secondo la tradizione indiana.
La futura sposa Aditi, disillusa dal suo lungo rapporto con Vikram – un uomo che ha quasi il doppio della sua età, accetta improvvisamente di sottoporsi a un matrimonio combinato con Hemant (Parvin Dabas), un programmatore di computer di Houston. È un “NRI” (indiano non residente), che è tornato per incontrare la sposa selezionata dai suoi genitori per un matrimonio combinato.
Questi matrimoni combinati sono una tradizione antica dell’India ma ancora molto diffusa, ma questi sono giovani indiani moderni che faticano ad accettare costumi e usanze tradizionali. Eppure, mentre la cerimonia si avvicina, Aditi diventa fredda e torna a vedere il suo ex amante – anche se potrebbe significare disastro per tutte le persone coinvolte.
Nel frattempo ci immergiamo nel mezzo del matrimonio e compaiono altri personaggi e i membri delle due famiglie. C’è la mamma della sposa Pimmi (Lillete Dubey), ma soprattutto il padre Lalit Verma autentico protagonista, che si preoccupa del tempo, della felicità della sua famiglia, dei suoi doveri di ospite e soprattutto del costo della cerimonia, assistito dal wedding planner, P.K. Dube (Vijay Raaz), che non sempre lo rassicura a dovere.
Nel frattempo, la bella cugina di 17 anni di Aditi Ayesh (Neha Dubey) sta facendo i conti con la sua sbalorditiva sessualità e ha i suoi occhi puntati su Rahul Chadha (Randeep Hooda), un altro parente che è uno studente universitario in Australia. Poi c’è la Rai cugina di Aditi – che ha una rivelazione scioccante da fare.
Il wedding planner P.K. Dube è rimasto folgorato dalla bellezza della cameriera della famiglia di Verma, Alice (Tilotama Shome). E infine c’è la Rai cugina di Aditi – che ha una rivelazione scioccante da fare.
Nel frattempo sta per arrivare il monsone, l’acqua della pioggia che come l’acqua per bere, l’acqua per lavarsi, l’acqua del fiume ha una pluralità di significati nella simbologia indiana. L’acqua come simbolo di purificazione che lava via e purifica, come luogo da cui nasce la vita che trasporta aria ed energia vitale, ma è anche dove alla fine riposano le ceneri del defunto nel ciclo di vita e rinascita.
Ne esca una commedia molto divertente e brillante. Da sempre il matrimonio in India è un evento importante non solo per la famiglia ma anche per la comunità locale, soprattutto nei villaggi dove le tradizioni sono più vive e rigide. Durante un viaggio in India può spesso accadere di imbattersi nei festeggiamenti di un matrimonio locale, e a volte di essere invitato come ospite. Esiste una ricca cinematografia che con diverse sfumature e da diversi punti di vista tratta il matrimonio indiano e uno di questi è Monsoon Wedding.
Mira Nair con questo film nel 2001 a Venezia ha vinto il Leone d’Oro alla 58ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Come nelle più classiche commedie indiane nel film sono presenti danze, canzoni e colori. Da segnalare in questo caso la musica di Mychael Danna, famosissimo compositore canadese autore di numerose colonne cinematografiche
Mira Nair la regista
Mira Nair è una regista indiana nata a Bhubaneshwar in Orissa il 15 ottobre 1957. Dopo i primi studi in India ha continuato negli Stati Uniti ad Harvard. Ha diretto 25 soggetti tra film e documentari. Il primo grande successo è del 1988 e si intitola “Salaam Bombay!” , per cui riceve una nomination agli Oscar. Nel 1991 esce “Mississippi Masala“, nel 1995 “La famiglia Perez“, nel 2004 “La fiera della vanità (Vanity Fair)“, nel 2006 “The namesake – Il destino del nome“, nel 2009 “Amelia“, nel 2012 è uscito “Il fondamentalista riluttante“. In mezzo altri film e partecipazioni in cortometraggi.
Oltre che regista è stata anche attrice, nonchè ha scritto la sceneggiatura di alcuni suoi film.
È molto apprezzata in occidente, perché a detta di molti è forse la regista meno indiana e più occidentale in circolazione, ma anche in India per l’enorme contributo che ha dato all’industria cinematografica indiana nel mondo ed è per questo che è stata premiata con il “Pride of India”.
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