Om, Aum, Omkara il mantra più sacro
Nell’Induismo Om, Aum, Omkara è il mantra più sacro, il suono più sacro, la fonte o il seme bija di tutti i mantra. Il suo simbolo ha svariate spiegazioni: in generale è visto come l’eterna radice della creazione e, di conseguenza, del dissolvimento.
La sillaba Om è composta dai tre suoni a-u-m (in sanscrito, le vocali a e u si combinano per diventare o) , che abbracciano il passato, il presente e il futuro, rappresenta anche la forza che tutto pervade, che trascende lo spazio, il tempo e la forma. La triplice natura del simbolo trimurti è centrale nel suo significato. Rappresenta tre importanti triadi:
– I tre mondi: terra, atmosfera e cielo
– I tre grandi dèi indù: Brahma, Vishnu e Shiva
– Le tre sacre scritture vediche: Rg, Yajur e Sama
Così Om incarna misticamente l’essenza dell’intero universo. Questo significato è ulteriormente approfondito dalla convinzione filosofica indiana che Dio ha creato il suono e l’universo è nato da esso. Come il suono più sacro, Om è la radice dell’universo e tutto ciò che esiste e continua a tenere tutto insieme.
Om nella cultura indù
La sillaba è discussa in un certo numero di Upanishad, che sono i testi della speculazione filosofica, e forma l’intero argomento di uno, il Mandukya.
AUM è un arco, la freccia è il sé, e Brahman (la realtà assoluta) si dice che sia il segno.
(Mandukya Upanishad)
L’essenza di tutti gli esseri è la terra. L’essenza della terra è l’acqua. L’essenza dell’acqua è la pianta. L’essenza della pianta è l’uomo. L’essenza dell’uomo è il discorso. L’essenza del discorso è la Rigveda. L’essenza di Rigveda è la Samveda. L’essenza di Samveda è OM.
(Chandogya Upanishad)
Tutte quelle attività che la gente comincia a pronunciare la sillaba OM non mancano di dare frutti.
(Commento di Shankaracharya sul Taittriya Upanishad 1.8.1)
Nella Purana la sillaba Om si è associata in vari modi con le principali sette devozionali indù. Gli Shivaiti contrassegnano il lingam (simbolo di Shiva) con il simbolo di Om, mentre i seguaci di Vishnaitis identificano i tre suoni riferendosi alla trinità di Vishnu, sua moglie Sri e l’adoratore.
Om viene recitato all’inizio e alla fine dei mantra indù, nelle preghiere, n elle meditazioni e viene spesso utilizzato nei riti buddhisti e jainisti. Om è usato nella pratica dello Yoga ed è correlato a tecniche di meditazione uditiva.
Dal VI secolo, il simbolo scritto di Om è stato utilizzato per segnare l’inizio di un testo in un manoscritto o un’iscrizione. Om Parvat, un picco sacro a 6.191 m. nell’Himalaya indiana, è venerato per il suo modello di deposizione di neve che assomiglia a Om.
Simbolismo dettagliato di Om, Aum, Omkara il mantra più sacro
Con la sua natura tripla, forma speciale e suono unico, Om si presta a una serie di interpretazioni simboliche dettagliate. Il simbolo di AUM è costituito da tre curve (curve 1, 2 e 3), un semicerchio (curva 4) e un punto (5).
La grande curva inferiore 2 simboleggia lo stato di sveglia jagrat, in questo stato la coscienza viene spinta verso l’esterno attraverso le porte dei sensi. La dimensione più grande indica che questo è lo stato più comune (“maggioranza”) della coscienza umana.
La curva superiore 1 indica lo stato di sonno profondo sushupti o lo stato inconscio. Questo è uno stato in cui il sonno non vuole nulla né vede alcun sogno.
La curva centrale 3 (che si trova tra il sonno profondo e lo stato di sveglia) indica lo stato di sogno swapna. In questo stato la coscienza dell’individuo è rivolta verso l’interno, e il sogno che sognano vede una visione affascinante del mondo dietro i coperchi degli occhi.
Questi sono i tre stati della coscienza di un individuo e poiché il pensiero mistico indiano ritiene che l’intera realtà manifesta da questa coscienza, queste tre curve rappresentano pertanto l’intero fenomeno fisico.
Il punto indica il quarto stato di coscienza, noto in sanscrito come turiya. In questo stato la coscienza non sembra né verso l’esterno né verso l’interno, né i due insieme. Significa la venuta a riposo di tutta l’esistenza differenziata e relativa. Questo stato di totale tranquillità e felicità è lo scopo ultimo di tutta l’attività spirituale. Questo stato assoluto (non relativo) illumina gli altri tre stati.
Infine, il semi-cerchio simboleggia maya e separa il punto dalle altre tre curve. Così è l’illusione del maya che ci impedisce la realizzazione di questo più alto stato di beatitudine. Il semi-cerchio è aperto nella parte superiore, e quando disegnato idealmente non tocca il punto. Ciò significa che questo stato più alto non è influenzato da maya. Maya influenza solo il fenomeno manifestato. Questo effetto è quello di impedire al cercatore di raggiungere il suo obiettivo ultimo, la realizzazione del principio Unico, tutto pervasivo, inattivo e assoluto. In questo modo, la forma di OM rappresenta sia il non manifestato che il manifesto, il non fenomeno e il fenomeno.
Come un suono sacro, anche la pronuncia di AUM a tre sillabe è aperta a una ricca analisi logica. Il primo suono A è considerato il suono primario, indipendente dai contesti culturali. Viene prodotta alla parte posteriore della bocca aperta e pertanto si dice che includa e sia incluso ogni altro suono prodotto dagli organi vocali umani. Infatti A è la prima lettera dell’alfabeto sanscrito.
La bocca aperta di A si muove verso la chiusura di M. Tra la A e la M c’è U, formata dall’apertura di A ma sagomata dalle labbra di chiusura. Qui va ricordato che, come interpretato in relazione alle tre curve, le tre sillabe che compongono AUM sono suscettibili allo stesso decifratore metaforico. Lo stato del sogno (simboleggiato da U) si trova tra lo stato di sveglia (A) e lo stato del sonno profondo (M). Infatti un sogno è solo il composto della coscienza della vita svegliata dalla inconscia del sonno.
AUM comprende così anche l’alfabeto completo, in quanto la sua espressione procede dalla parte posteriore della bocca (A), che viaggia tra (U) e infine raggiunge le labbra (M). Ora tutti gli alfabeti possono essere classificati sotto varie teste a seconda della zona della bocca da cui vengono pronunciati. Le due estremità tra cui l’alfabeto completo oscillano sono la parte posteriore della bocca alle labbra; entrambi abbracciati nel semplice atto di pronunciare AUM.
L’ultima parte del suono AUM (la M) conosciuto come ma o makar, quando pronunciato, rende le labbra chiuse. Questo è come bloccare la porta verso il mondo esterno e invece raggiungere profondamente dentro di sé, alla ricerca della verità ultima.
Ma al di là della tripla natura dell’OM come un suono sacro è la quarta dimensione invisibile che non può essere distinta dai nostri organi sensoriali limitati come per osservazioni materiali. Questo quarto stato è il silenzio ineffabile e silenzioso che segue l’affermazione di OM. Un silenzio di tutte le manifestazioni differenziate, cioè uno stato pacifico-beato e non doppio. Infatti questo è lo stato simboleggiato dal punto nell’iconografia tradizionale di AUM.
Il triplice simbolismo di OM è comprensibile al più “ordinario” di noi umani, realizzabile sia a livello intuitivo che obiettivo. Questo è responsabile della sua popolarità e accettazione diffusa. Che questo simbolismo si estende su tutto lo spettro dell’universo manifestato, la rende una vera e propria fonte di spiritualità. Alcuni di questi equivalenti simbolici sono:
– Colori: rosso, bianco e nero
– Stagioni: primavera, estate e inverno
– Periodi: Mattina, mezzogiorno e sera
– Stati: la coscienza di svuotamento jagriti, il sogno svapna e il sonno profondo sushupti
– Veda: Rigveda (conoscenza dei contatori), Yajurveda (conoscenza dei contenuti), Samaveda (conoscenza dell’estensione).
– Divinità elementari: fuoco Agni, sole Aditya, vento Vayu
– Manifestazione del discorso: voce blind, mente manas, respiro prana
– Funzione sacerdotale: fare offerte, eseguire riti e cantare
– Divinità: Brahma, Vishnu, Shiva
– Azione: creazione, conservazione e distruzione
– Uomo: corpo, anima e spirito
– Tempo: passato, presente e futuro. –
– Fasi dell’esistenza: nascita, vita e morte
– Dio: padre, madre e figlio
– Buddismo: il Buddha, il Dharma e Sangha (tre gioielli del buddismo)
– Attributi Divini: verità, coraggio e compassione.
Secondo le scienze spirituali indiane, Dio ha creato il suono, e da queste frequenze sonore è venuto il mondo fenomenale. La nostra esistenza totale è costituita da questi suoni primari, che danno origine a mantra quando sono organizzati dal desiderio di comunicare, manifestare, invocare o materializzare. La materia stessa si dice sia stata proceduta dal suono e che OM sia il più sacro di tutti i suoni. È la sillaba che precedette l’universo e da cui gli dèi sono stati creati. È la sillaba “radice” mula mantra, la vibrazione cosmica che tiene insieme gli atomi del mondo e dei cieli. Infatti gli Upanishad dicono che AUM è dio sotto forma di suono. Così OM è la prima parte dei più importanti mantra del buddismo e dell’induismo, ad es. Om Namoh Shivai e Om Mani Padme Hum.
Grazie, ho per 20 anni pregato e meditato con la AUM ma è la prima volta che il tutto mi è spiegato cosi chiaramente e in maniera completa
Grazie per la spiegazione molto esaustiva. A presto
Veramente una spiegazione molto dettagliata….grazie mille