Valle dello Spiti – Monastero di Tabo
Il monastero di Tabo o monastero di Tabo Chos-Khor è la più antica enclave buddista ininterrottamente operativa sia in India che nell’Himalaya. Il monastero si trova nel villaggio di Tabo nella valle dello Spiti. Curiosamente, mentre la maggior parte dei monasteri himalayani sono solitamente arroccati in cima a una collina, il monastero di Tabo si trova in fondo alla valle.
Il monastero ospita collezioni inestimabili di thanka (pitture su rotolo), manoscritti, statue ben conservate, affreschi e vasti murales che ricoprono quasi ogni parete. Per questo motivo, le persone si riferiscono affettuosamente a loro come Ajanta dell’Himalaya.
Avendo preservato le gloriose tradizioni e l’eredità del buddismo attraverso murales e dipinti intricati, Tabo è parte integrante dell’eredità buddista attraverso le generazioni.
Breve storia del monastero di Tabo
Il monastero di Tabo fu fondato dal re buddista e lama reale Yeshe Ö nel 996 d.C. e porta il nome tibetano “Luogo della felicità”. Yeshe Ö e i suoi successori del regno di Purang Guge, discendevano dall’antica monarchia tibetana. I loro antenati migrarono nel Tibet occidentale nel X secolo ed entro la fine del X secolo, il loro territorio si estendeva dal Ladakh al Purang e includeva tutto il Tibet occidentale.
Il re Yeshe Ö fu assistito nelle sue attività missionarie dal suo precettore un lama tibetano che divenne noto come il Grande Traduttore Ringchen Zangpo che si guadagnò il titolo per le sue prodigiose attività di traduzione di testi buddisti sanscriti in tibetano.
I membri successive costruirono altri monasteri lungo le rotte commerciali per legittimare il loro potere politico e commerciale ma anche come integrazione culturale. Nel corso del millennio della sua esistenza, il monastero di Tabo divenne centro di traduzione e apprendimento, dove i pandit indiani incontravano le loro controparti buddhiste e contribuivano al massiccio processo intellettuale e culturale.
Anche grazie alla sua posizione geografica, Tabo fungeva da intermediario tra le comunità buddiste dell’India e del Tibet e allo stesso modo, l’arte che vi fu creata utilizzava forme indiane insieme a testi tibetani nel contesto di una nuova attività descritta come indo-tibetana.
Nel corso della sua storia soprattutto dal XVII al XIX secolo, la valle dello Spiti e anche il monastero di Tabo hanno subito numerosi attacchi, scontri violenti che hanno più volte distrutto edifici e rovinato antichi manoscritti.
Dopo il 1846, con il dominio britannico nella zona, Spiti arrivò a godere di un secolo di relativa tranquillità e semi-indipendenza.
La disputa di confine tra India e Cina dagli anni ’50 in poi ha risvegliato la consapevolezza dell’importanza geopolitica di questa zona isolata. L’India rivendica sei passi che formano il confine tra i due paesi, mentre la Cina sostiene che si trovano all’interno del suo territorio.
Oggi il monastero di Tabo è protetto dall’Archaeological Survey of India come tesoro storico nazionale dell’India e ad oggi ospita circa 40 monaci.
Il Dalai Lama una volta ha dichiarato di credere che il monastero di Tabo sia uno dei luoghi più sacri e che desidera ritirarsi qui.
Architettura del monastero
Distribuito su un’area di 6300 mq, il monastero comprende nove templi, quattro stupa, gompa e una manciata di santuari rupestri sparsi all’interno del recinto murario. Il monastero ospita diversi thanka, murales e statue insieme a dipinti che raffigurano la cultura e la storia della regione himalayana.
In sostanza, questo monastero rappresenta la fusione di due culture: tibetana e indiana. Ciò è splendidamente catturato dalla rappresentazione della divinità guardiana Wi-nyu-myin.
I nove templi o Khang del monastero sono:
- tempio degli Dei Illuminati Tug-Lha-Khang
- tempio del Bodhisattva Maitreya Byams-Pa Chen-Po Lha-Khang
- tempio d’Oro Ser-Khang
- tempio del Mandala Mistico dKyil-Khor- Khang
- tempio di Dromton Brom-Ston Lha Khang
- la camera dei Tesori delle Immagini Z’al-ma
- tempio Bianco Kar-Abyum Lha-Khang
- grande tempio di Dromton Brom-Ston Lha Khang
- tempio Mahakala Vajra Bhairava Gon-Khang
Il tempio principale il Tsuglakhang o tempio degli Dei Illuminati, è una meravigliosa testimonianza dell’energia creativa del monastero. L’ingresso del tempio Go-Khang, è sbalorditivo e ospita immagini del suo creatore, Yeshe-O, insieme a Nagaraja e Devaraja. Seguono le sale delle assemblee Du-Khang. Verso un’estremità della sala si trovano il santuario e un passaggio. I dipinti nel tempio risalgono al XV secolo. La sala del tempio principale è buia e illuminata solo da una piccola finestra a cielo aperto. Ci sono stanze adiacenti utilizzate per diversi scopi, come conservare gli abiti cerimoniali, ecc.
I murali sottostanti raffigurano la vita del X secolo. Il fulcro della sala è una statua di un Buddha Vairochana a quattro corpi che gira la ruota della legge, l’intera stanza è una rappresentazione tridimensionale del mandala Vajradhatu con Vairochana al centro. L’aspetto più interessante sono le 108 sacre scritture esposte. Filosoficamente, lo spazio è una vera rappresentazione della volontà dei suoi fondatori di riunire artisti di talento e rappresentare molte epoche nella loro massima qualità.
Il Tempio d’Oro o Ser-Khang era un tempo completamente ricoperto d’oro fino alla sua ristrutturazione nel XVI secolo. Ci sono bellissimi affreschi sulle pareti e sui soffitti del tempio. I giovani monaci vengono introdotti in questo tempio attraverso un bellissimo rituale.
Uno dei templi più antichi e spettacolari del complesso è il Tempio Bodhisattva Maitreya o Byams-Pa Chen-Po Lha-Khang, che risale al XIII-XIV secolo, e ospita una statua alta 3 metri del Bodhisattva Maitreya (il Buddha del Futuro), avvolta in un panno dorato e che sorregge una palma arrossata in segno di meditazione che simboleggia la ridefinizione del Dharma nell’era successiva.
Il Tempio del Mandala o dKyil Khang presenta affreschi che raffigurano tre grandi mandala: il mandala Vairocana, il mandala Aksobhya e il mandala Navosnisa Sakyamuni con 37 divinità.
Il tempio di Dromton o Brom-Ston Lha Khang fu costruito da Dromton (1008–1064) o in suo ricordo, che fu uno dei principali discepoli di Atisha e ospita affreschi degli otto Buddha della medicina.
Il Grande Tempio di Dromton o Brom-Ston Lha Khang, è il secondo edificio più grande del vecchio complesso del tempio ed è stato anch’esso da Dromton (1008–1064.
Il Tempio Bianco o Kar-Abyum Lha-Khang e anche chiamato Tempio delle Monache, ed è un piccolo edificio sul retro del vecchio sito del tempio e ha alcuni dipinti risalenti al XVIII secolo.
Il Tempio Mahakala Vajra Bhairava o Gon-Khang è anche nota come cappella del protettore, è dedicata alla protettrice di Tabo, Tsamsing, ospita una statua di argilla e le pareti sono ricoperte di dipinti che raffigurano altre divinità.
Le Grotte del monastero in passato usate dai monaci per ripararsi negli inverni rigidi, adesso sono usate dai monaci e dai turisti per la meditazione, infatti c’è una sala di preghiera situata all’interno delle grotte. Gli affreschi e dipinti murali sono in uno stato di abbandono difficile da recuperare.
Info da sapere
Il monastero si trova nell’omonimo villaggio di Tabo, siamo nello stato indiano dell’Himachal Pradesh nella Valle dello Spiti a 3.050 metri d’altitudine in una piccola valle pianeggiante che sorge a sinistra del fiume Spiti. Tabo confina con Ladakh, i distretti di Lahaul e Kullu e il Tibet. Logisticamente il monastero di Tabo si trova a circa a 340 km da Shimla, 280 km da Manali, 150 km da Reckong Peo, 60 da Key e a soli 40 km dal confine indo-tibetano.
Il modo più semplice per raggiungere il monastero è via terra con un mezzo privato, altre modalità non sono possibili.
Nel villaggio di Tabo si trovano semplici alloggi, parliamo di pensioni e hotel dove i visitatori possono soggiornare durante la visita al monastero.
Molti luoghi all’interno del monastero sono molto bui e scuri, e si consiglia di munirsi di una pila per meglio apprezzare i dipinti e in genere gli interni dei templi.
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