I dintorni di Jaisalmer: Kuldhara, Khuri, dune di Sam, Lodurva
Nel cuore del deserto del Thar sorge l’antica città di Jaisalmer, fondata nel 1156 d.C. dal raja Rawal Jaisal. Una città che per via dell’arenaria gialla dei suoi edifici, forti, bastioni, mure e palazzi le è valsa il titolo di golden city o “città d’oro”.
Oltre alla vibrante cultura locale, le bellezze architettoniche e l’accoglienza tipicamente rajasthana, è la sua posizione geografia in mezzo al deserto il motivo principale della sua popolarità. La naturale bellezza del deserto, le sue dune con meravigliose albe tramonti, i suoi silenzi, i suoi cammelli e i numerosi villaggi sparsi nel deserto sono da sempre un’attrazione per il viaggiatore in transito a Jaisalmer.
Una visita a Jaisalmer non può considerarsi completa se non si visitano i suoi dintorni.
Kuldhara
Questo antico e misterioso villaggio si trova a 20 km a ovest della città di Jaisalmer. Si tratta di un villaggio ora abbandonato, fondato nel 1291 dal bramino Paliwal Samaj della dinastia Paliwal che hanno vissuto lì fino al XIX secolo e che poi improvvisamente dopo sette secoli sono scomparsi. Oggi il villaggio di Kuldhara è abbandonato e giace in rovina.
Leggende e storie locali hanno fatto acquisire al sito la reputazione di villaggio infestato e villaggio fantasma, dopo che in una notte del 1825 tutti i capi degli 83 villaggi dell’area, decisero di lasciare Kuldhara gli altri villaggi e le loro case. Nessuno sa dove siano andati dopo aver lasciato il villaggio, se si sono reinsediati o se sono semplicemente scomparsi.
Ci sono molte storie, teorie e leggende sul motivo per cui gli abitanti del villaggio decisero di abbandonare il villaggio.
La leggenda più famosa dice che il lascivo Diwan (potente funzionario, ministro o sovrano del re) di nome Salim Singh era attratto da una bella ragazza del villaggio. Era la figlia del capo del villaggio. A causa del rigido sistema delle caste, gli abitanti del villaggio non volevano assolutamente che la ragazza lo sposasse. Il re minaccio gli abitanti del villaggio con tasse in eccesso. Mandò le sue guardie per costringere gli abitanti del villaggio a consegnare la ragazza. Gli abitanti del villaggio chiesero alle guardie di tornare la mattina dopo e abbandonarono il villaggio nella notte. Durante la fuga, gli abitanti del villaggio lanciarono una maledizione sul villaggio perchè nessuno potesse qui insediarsi.
Si dice che si siano stabiliti vicino a Jodhpur. Tutti gli abitanti del villaggio hanno maledetto il villaggio, a nessuno è consentito entrare nel villaggio e nei suoi locali durante la notte.
Un’altra leggenda afferma che Salim Singh riscosse tasse in eccesso sul villaggio che portarono al suo declino. I bramini fuggirono ma si dice che seppellirono le loro ricchezze nel villaggio ma morirono prima di poter ritornare al villaggio. Si dice che i loro spiriti perseguitino il villaggio.
Forse la ragione dell’abbandono dei villaggi è molto più semplice, dovuto alla carenza dell’acqua. Recenti studi hanno anche suggerito la possibilità che il villaggio di Kuldhara e villaggi vicini furono abbandonati a seguito di un terremoto.
Ancora oggi la leggenda di Kuldhara tiene lontani visitatori e curiosi dal villaggio maledetto. Si dice che le persone che cercano di vivere qui scappano dopo aver assistito ad alcune attività paranormali di notte.
Khuri
Più lontano a circa 50 km da Jaisalmer, sorge il piccolo villaggio rurale di Khuri, circondato da dune di sabbia incontaminate meno famose e ancora meno affollate delle più famose dune di sabbia Sam. Il paesaggio attorno è deserto, brullo e Khuri è famosa per lo stile di vita tradizionale e il folclore del Rajasthan, questo villaggio ha case di fango ricoperte di paglia, spesso decorate con motivi persiani e mughal.
Questo fascino rustico e la sua distanza da Jaisalmer la rende meno turistica.
Dune di sabbia Sam
Poco lontano da Khuri si trovano le famose dune di sabbia di Sam più note come Sam Sand Dunes. Situate ad una quarantina di chilometri da Jaisalmer queste mutevoli dune di sabbia sono situate vicino al villaggio di Sam. Si tratta di dune con scarsa o nulla vegetazione formate dalle increspature dei venti che soffiando creano questi disegni amati dai fotografi che cercano di catturare la bellezza naturalistica di questo luogo.
Il modo migliore per visitare le dune è a dorso di cammello soprattutto all’alba e al tramonto per avere pittoresche immagini. Nei dintorni sono allestiti campi tendati dove è possibile apprezzare la solitudine del deserto. Qui viene offerto l’opportunità di uscite in cammello nelle dune di Sam, ma anche la possibilità di pernottare in tenda, consumando tipici piatti rajasthani e trascorrendo la serata davanti al fuoco accompagnati da spettacoli di musica e danza popolare Kalbelia, che rappresentano vividamente la cultura rurale del Rajasthan.
Khaba Fort
A 30 km da Jaisalmer si trovano i resti del villaggio in rovina di Khabha tra cui spicca i resti del forte. Avvolto nel mistero e nel timore reverenziale, il forte di Khaba rissale al XIII secolo, un tempo luogo nativo dei bramini Paliwal, si dice che il forte sia stato abbandonato durante la notte in circostanze misteriose. Il forte in rovina è stato in parte ristrutturato, trasformato in museo.
Lodurva o Lodhruva
Situata a soli 15 km da Jaisalmer, Lodurva è stata l’antica capitale dei rajput Bhati con un passato fiorente, che perse importanza e splendore quando Rawal Jaisal della dinastia Bhati spostò la capitale a Jaisalmer nel 1156.
Oggi Lodurva è una città in rovina, conosciuta per i resti dei templi giainisti che sono ancora chiaramente visibili. Il tempio jainista principale è dedicato a Parsvanath, il 23° Tirthankar jainista. Circondato da un alto muro di cinta, la bellezza del tempio si svela appena si attraversa il bellissimo portale toran. I templi sono decorati con le immagini di Parsvanath , le pareti portano intricato jali o reticolo in pietra e si trovano le tipiche sovrastrutture shikhara nel tipico stile Nagara.
Alti templi jainisti presenti a Lodurva sono dedicati a Rishabhanatha (primo Tirthankara) e a Sambhavnath (terzo Tirthankara). Sono presenti anche resti di templi induisti dedicati Chamunda Mata e Shiva.
Il luogo raccoglie anche leggende e storie legati ai leggendari amanti Moomal-Mahendra. Il vicino letto asciutto del fiume Kak in una leggenda è associata agli amanti, il principe Mahendra di Amarkot e la bellissima principessa Moomal che vivevano sulle rive del fiume. Separati, si unirono troppo tardi per morire l’uno nel braccio dell’altro. Si dice che da quel momento in poi il fiume si sia asciugato.
Desert National Park
Il parco copre un’area di 3162 kmq, situato nel deserto del Thar, a 40 km da Jaisalmer, vicino al confine tra India e Pakistan situato tra le città di Barmer e Jaisalmer. Il parco è coperto per il 20% da dune di sabbia e ha un’abbondante avifauna. Gli amanti del birdwatching potranno trovare nel parco oltre 120 uccelli stanziali e migratori. Gli uccelli più comunemente avvistati includono varie specie di aquile, avvoltoi, falchi, albanelle, gheppi, allodole, poiane e numerosi uccelli migratori del deserto. Qui è possibile vedere anche la grande otarda indiana in via di estinzione. Durante l’inverno, i rapaci migratori come i grifoni himalayani ed eurasiatici, l’aquila imperiale orientale e il falco sacro volano qui per trascorrere la stagione in ambienti più caldi.
Il parco ospita anche chinkara (gazzella indiana), volpe del deserto, volpe del Bengala, gatto del deserto, antilopi blackbuck, ricci, oltre 40 specie di rettili come la vipera Russell, la vipera dalle scaglie, la lucertola, il krait, ecc.
La copertura faunistica è limitata ad arbusti spinosi, cactus, erbe e poche altre piante e alberi e le uniche fonti d’acqua sono costituite dai piccoli laghi che durante la stagione monsonica si riempiono come Gadsisar, Padam Talao, Rajbaugh e Milak.
Nei dintorni di Jaisalmer esistono poi altri villaggi e rovine sparse qua e là per il deserto che testimoniano la storia e la vitalità di questi luoghi, malgrado l’austerità del deserto.
Jaisalmer è anche famosa per il suo locale festival, il Desert Festival che si tiene ogni anno tra la fine di gennaio e febbraio per 3 giorni. Il festival si caratterizza per i suoi colori, le corse dei cammelli, il polo dei cammelli, varie esibizioni folcloristiche care alla cultura rajasthana come spettacoli di marionette, competizione di tiro, incantatori di serpenti e stravaganti gare sui baffi più lunghi. Il festival si tiene nel centro di Jaisalmer ma anche nel deserto vicino alle dune di sabbia Sam.
Il momento migliore per visitare Jaisalmer e i suoi dintorni è da ottobre a marzo aprile. Durante la stagione monsonica le alte temperature, l’umidità e il rischio pioggia possono rendere difficile la visita, a testimonianza di ciò molti campi tendati nel deserto del Thar sono allestiti durante la stagione secca e vengono smontati e chiusi durante la stagione delle piogge.
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