“India per vedere l’elefante” di Stefano Faravelli
editore EDT
Ci sono libri che vanno letti, altri come questo che vanno assolutamente guardati, sfogliati, osservati e ammirati con attenzione. Il carnet di viaggio “India per vedere l’elefante” è uno scrigno di disegni di Stefano Faravelli, la bellezza delle immagini catturate e fissate sulla carta con inchiostri, grafie e acquarelli.
Il libro ripercorre le tappe dell’autore, una sorta di pellegrinaggio in alcuni dei luoghi più sacri dell’India. L’India è una terra di religioni e la religione è di primaria importanza nella cultura e società indiana e Faravelli con i suoi disegni visita ed esplora città ed alcuni luoghi sacri dell’induismo, dell’islam, del gianismo, cristiani, buddhismo, sik, ebrei. Le tappe di questo viaggio in ordine sono:
- Delhi, la porta dei sufi – islam sunnita;
- Amritsar, di spade e turbanti – sikh;
- Lucknow, le luci degli imam – islam sciita;
- Varanasi, la città sulla dea fiume – induismo;
- Sanchi, l’ombelico del buddha – buddismo;
- Bombay, gli ultimi custodi del fuoco – parsi;
- Goa, spiagge e gesuiti – cristiani romani;
- Sravanabelagola, ai piedi del mahavira – jaina;
- Mysore, la dea in processione – shakta;
- Mattancherry, diaspore tropicali – ebrei;
- Kottayam, un romantico tropicale – cristiani siro-malabariti;
- Peryar, sosta nel’eden – gli elefanti di Peryar
- Madurai, il grande tempio – induismo
I disegni di Faravelli raccontano e descrivono non solo i luoghi di culto, le divinità e i simboli di queste diverse religioni, ma anche gesti, persone, frutti, animali, simboli indiani … come ricerca e integrazione in questa terra di spirito e religione.
I disegni e le tavole sono belli, molto belli e anche il libro nel suo formato album 21×30 rendono al meglio la visione delle illustrazioni e ogni disegno e tavola è un’autentica opera d’arte.
Il taccuino di viaggio illustrato “India per vedere l’elefante” è un libro di un centinaio di pagine che comprende una sessantina di tavole illustrate che oltre ai disegni dell’autore riportano anche annotazioni, testo, note a margine che lo stesso a autore a fine libro si prende cura di trascrivere il testo per aiutare il lettore.
Pittore, scrittore e orientalista, Stefano Faravelli vive e lavora a Torino. Alla formazione artistica della torinese Accademia Albertina fa seguire una laurea in Filosofia morale e lo studio di lingua e cultura araba all’istituto di Orientalistica. Dai suoi numerosi viaggi nel vicino, medio ed estremo oriente, riporta affascinanti carnet pubblicati a partire dal 1994, quando esce “Sindh. Quaderno indiano”. Da allora i suoi ‘taccuini’ sono stati esposti a Londra, New York, Parigi, Istanbul e Gerusalemme. Nel 2011 ha esposto nel Padiglione Italia della 54 Biennale di Venezia.
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