Barbara commenta il suo viaggio nella valle di Kathmandu
Buonasera Samuele,
colgo l’occasione per ringraziarti per il viaggio dal 3 all’11 giugno 2022, che hai organizzato per me e mio figlio e per i preziosi consigli e suggerimenti che ci hai fornito prima della partenza. A seguire le mie considerazioni.
I miei contatti con India Nepal Viaggi sono iniziati giusto un mese prima della partenza e ho scelto il Nepal come luogo di ritrovo per trascorrere una vacanza con mio figlio Alex di ritorno da 5 mesi di studio nell’Università di Hong Kong.
L’arrivo a Kathmandu è stato ovviamente carico di emozioni e Samuele è riuscito a creare un articolato itinerario ricco di storia e cultura combinando visite in città, trekking nei parchi e pernottamenti in monasteri.
L’agenzia locale si è dimostrata efficiente e professionale fornendoci una nuovissima auto elettrica sempre in perfette condizioni e un’autista Mila, impeccabile, gentile e paziente anche in un traffico così caotico come è quello di Kathmandu. Insieme a Mila ci ha accompagnati per tutto il viaggio la guida Dilip, che in un ottimo inglese ha dato un significato profondo al nostro “girovagare” e ci ha religiosamente e pazientemente spiegato ogni aspetto della cultura induista e buddista. Dilip ha risposto ad ogni nostra domanda sulla vita nepalese, sull’organizzazione del paese, sulle conseguenze devastanti del terremoto del 2015 ed ogni altra nostra curiosità. Ha affrontato con calma e fermezza i piccoli problemi che si sono presentati ed è sempre stato attento e disponibile ad ogni nostro bisogno.
Dato il periodo monsonico Samuele ci aveva giustamente suggerito di rimanere nella valle di Kathmandu. Il tempo è stato prevalentemente bello ma era sufficiente un acquazzone di mezz’ora per allagare strade (anche in città) e far franare fango e detriti dalle pareti delle montagne. Sfortunatamente non siamo riusciti a vedere le vette dell’Himalaya, nemmeno dai bellissimi hotel panoramici di Dhulikhel e Nagarkot ma, come scritto da Paolo Cognetti in “Senza mai arrivare in cima”:
“Mi lasciavo indietro qualcosa di non visto e non toccato, ma c’ero arrivato tanto vicino da sentirne la presenza…”
La vita dei nepalesi, a differenza della nostra, trascorre all’aperto nelle strade caotiche di Kathmandu o polverose/fangose delle periferie. Al mattino si aprono le porte di legno dei negozietti/abitazioni, si alzano le saracinesche dei garage e la giornata lavorativa ha inizio per artigiani, negozianti, dentisti, muratori o casalinghe che fanno il bucato o preparano il pranzo tra l’odore acre del fumo e i continui colpi di clacson. Uomini e donne offrono la loro puja agli dei nei templi disseminati ovunque, i monaci pregano con ritmo e veemenza, le mani muovono mulini di preghiera e la spiritualità pervade ovunque.
In una bottega di Patan consigliata da Dilip abbiamo avuto la fortuna di incontrare Sudeep Lamsal maestro artigiano di ciotole tibetane che ci ha spiegato e dimostrato i benefici effetti delle vibrazioni delle sue ciotole e gong. Ne ho acquistata una che con il suo penetrante e vibrante suono annulla i confini dello spazio e del tempo e rievoca quei momenti vissuti lontano…..
Barbara Montorsi
www.facebook.com/barbara.montorsi.77
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