Darjeeling la “regina delle colline” nel Bengala Occidentale
Darjeeling nel Bengala Occidentale è una delle località collinari più magnifiche del mondo, che evoca visioni di cime innevate, serenità di vibranti colline verdi intrise di splendore, una terra di una bellezza mozzafiato coronata dalle possenti vette dell’Himalaya, conosciuta nel mondo per la sua famosa industria del tè. Il luogo che letteralmente significa “dimora di dio” è avvolto in un’accattivante bellezza naturale, che le è valsa l’etichetta di “regina delle colline”.
Situato a 600 km da Kolkata o Calcutta ad un’altitudine di 2134 metri sul livello del mare, Darjeeling è anche nota per le sue ferrovie himalayane e per i numerosi antichi monasteri buddhisti.
Le coltivazioni e piantagioni di tè hanno modellato i paesaggi vividi, il tempo eterno e i l clima mite e fresco ne fanno una delle destinazioni turistiche più popolari dell’India.
Accenni storici
Il nome Darjeeling deriva dalle parole tibetane, dorje che significa fulmine (originariamente lo scettro di Indra) e ling un luogo o terra, da cui “la terra del fulmine”.
Nel 1642, Phuntsog Namgyal divenne il primo sovrano “Chogyal” del Regno del Sikkim (allora il Sikkim era uno stato indipendente) e Darjeeling in origine faceva parte del regno. L’area di Darjeeling era abitata da popolazione etnia lepcha, limbu e bhutia, ed era parte di un importante stato cuscinetto tra Nepal, Bhutan e India.
Nel 1780, l’esercito nepalese di Gorkha attaccò la capitale sikkimese di Rabdenste e durante questo periodo, il Nepal invase Darjeeling e conquistò per un breve periodo i territori fino alla valle di Teesta e annesse anche la regione del Terai.
I conflitti e disordini tra Nepal e Sikkim continuarono finché nel 1815 il Nepal perse la guerra e il loro re fu costretto a firmare il Trattato di Sugauli con il quale il Nepal cedeva tutti i territori che aveva annesso alla Compagnia delle Indie Orientali. Nel Trattato di Titalia del 1817 firmato tra il sovrano del Sikkim e la Compagnia delle Indie Orientali. gli inglesi riconsegnarono al Sikkim i territori e ne garantirono la sovranità.
Ma la disputa tra Nepal e Sikkim soprattutto nei territori di confine continuò e gli inglesi si videro costretti ad inviare truppe guidate da due ufficiali, il capitano George Alymer Lloyd e il signor J.W. Concedere. I due ufficiali rimasero a Darjeeling per 6 giorni che a quel tempo era conosciuta come la “vecchia stazione Gorkha di Dorjeling” e durante il soggiorno, il capitano Lloyd rimase piuttosto colpito da Darjeeling e espresse la possibilità che la stazione fosse un sanatorio (centro termale) per gli inglesi.
Nel 1835 Llyod promosso al grado di generale, negozia con il Regno del Sikkim la consegna di Darjeeling agli inglesi come regalo, come gesto amichevole in cambio di una indennità.
Negli anni a seguire sotto il controllo inglese, Darjeeling si sviluppò e venne introdotta la coltivazione sperimentale di tè, caffè e frutta. Nel frattempo il territorio di Darjeeling si allargava anche a seguito di scaramucce con il Sikkim e con il Bhutan.
Nel 1886 venne stabilita una pace su entrambi i fronti e il distretto di Darjeeling assunse le dimensioni che vediamo oggi. Nel frattempo nel 1881 iniziò la costruzione della Darjeeling Himalayan Railways che collegava le colline alle pianure.
Dopo l’indipendenza dell’India nel 1947, Darjeeling divenne parte del Bengala Occidentale.
Nel 1950 quando l’esercito cinese invase e occupò il Tibet, migliaia di rifugiati tibetani si stabilirono a Darjeeling.
Negli ultimi decenni la popolazione locale è rapidamente cresciuta passando da 10.000 agli attuali 100.000 e più abitanti.
Cosa fare e vedere a Darjeeling
L’attrazione principale di Darjeeling è la vista dei panorami montani con il Kanchenjunga 8.586 metri (la montagna più alta dell’India e la terza montagna più alta del mondo) e una vasta gamma di cime incappucciate di ghiaccio che dominano l’orizzonte settentrionale.
All’alba nei pressi di Tiger Hill a 10 km dal centro di Darjeeling, si possono vedere le cime del Kanchenjunga illuminate dal sole. Da Tiger Hill, appena visibile si vede anche il Monte Everest 8.848 m. che dista 172 km e che a causa della curvatura della terra sembra più basso del Kanchenjunga. In una giornata limpida sono visibili anche il Lothse 8.501 m e il Makalu 8.457 m.
Il cuore di Darjeeling è la famosa Mall Road, una strada commerciale piena di negozi che vendono souvenir, imitazioni e autentici oggetti d’antiquariato. Chowrasta è il luogo da cui ha origine e termina Mall Road, un paradiso per gli amanti dello shopping e per i collezionisti di souvenir. Gli articoli venduti sono per lo più ornamenti tribali, rosari o mala tibetani, indumenti di lana, pugnali Gorkha e statue di ottone.
La Darjeeling Rangeet Valley Passenger Ropeway è la prima funivia per viaggiatori in India, una delle più grandi funivie dell’Asia. Un giro su questa funivia ti porterà a Tiger Hill mentre ti godi la bellezza dell’alba sull’Himalaya.
Il Toy Train è una delle attrattive più caratteristiche di Darjeeling. Completata nel 1881, la Darjeeling Himalayan Railway a scartamento ridotto è stata progettata come un’estensione della North Bengal State Railway, sale da New Jalpaiguri, attraverso Siliguri, per 88 km tortuosi fino a Darjeeling. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999, il Toy Train segue la Hill Cart Road, attraversandola a intervalli regolari e condividendola persino con il traffico.
Il trenino non è più un mezzo di trasporto essenziale ma è sicuramente un’attrazione turistica.
Accanto a Chowrasta sorge la collina dell’Osservatorio, conosciuta localmente come Makal-Babu-Ko-Thaan, che è il sito più antico di Darjeeling. Le antiche leggende narrano che in questo punto sorgeva il monastero buddista Dorje Ling dei “berrettini rossi”. Purtroppo il Dorje Ling fu distrutto nel XIX secolo e adesso l’area e occupata da credenti buddhisti e induisti. Qui chi si trova il piccolo tempio di Mahakala scavato in una grotta dedicato a Mahakala protettore del dharma nel buddhismo e manifestazione irata di Shiva nell’induismo, il tutto circondato da una moltitudine di bandiere di preghiera.
Il più importante monastero buddhista a Darjeeling è il Bhutia Busty o monastero di Karma Dorjee Chyolingc, che appartiene all’ordine Nyingmapa o “berretti rossi”.
Molto bello anche il vecchio monastero di Ghoom conosciuto come Yiga Choeling Gompa, dell’ordine Gelukpa o “berretti gialli”, noto per la sua statua del Buddha Maitreya alta 5 metri.
Nei dintorni si trovano i monasteri di Samten Choeling Gompa e il Sakya Choling Gompa.
Arroccata su una collina si trova la Pagoda della Pace, costruita nel 1992 in stile giapponese costruita dalla fondazione dell’ordine buddhista Nipponzan Myohoji che ha edificato circa 70 stupa in giro per il mondo.
Darjeeling è anche un paradiso per gli escursionisti e le colline attorno costituiscono un’ambiente perfetto per passeggiate e trekking. Da Darjeeling partono anche numerosi trekking per il Sikkim e per l’Himalaya ed è spesso base logistica per spedizioni alpinistiche su alcune cime dell’India e del Nepal.
Qui si trova l’Himalayan Mountaineering Institute istituito nel 1954 da Tenzing Norgay, che fu assieme a sir Edmund Hillary il primo uomo a salire sull’Everest. Il museo espone e conserva tutta l’attrezzatura utilizzata per scalare nonchè informazioni legate alla leggendaria impresa
Il tè nero di Darjeeling
Una visita a Darjeeling non può considerarsi completa senza aver visitato una delle tante piantagioni di tè. Assistere alla raccolta delle foglie di tè su ripidi pendii, visitare una fabbrica accompagnati da un guida che illustra i vari passaggi della lavorazione fino alla degustazione di una tazza di tè nero di Darjeeling.
Darjeeling è il più grande esportatore di tè; quindi, il turismo del tè a Darjeeling attira molti visitatori durante la stagione della spiumatura, quando si possono osservare le donne nei campi che strappano le foglie in questa stagione. Ci sono circa 4 raccolti durante l’anno. La prima spiumatura avviene a marzo considerato il raccolto più pregiato, il secondo raccolto avviene a maggio e poi ci sono altri due raccolti meno importanti durante la stagione monsonica e l’autunno.
Furono gli inglesi ad introdurre la coltivazione del tè a Darjeeling e dintorni, e precisamente fu il botanico scozzese Robert Fortune a portare i primi semi dalla Cina. Il territorio e le caratteristiche climatiche ben si adattavano a questa pianta e a metà del XIX secolo inizio la coltivazione del tè. Nei decenni successivi la produzione si consolidò e il tè nero di Darjeeling divenne famoso ed esportato in tutto il mondo.
Una tazza di Darjeeling ha un colore dorato o ambrato e ha un sapore raffinato unico e delicato un po’ fruttato che viene definito “moscato” o “floreale”. E’ un tè così delicato e gustoso che di solito si evita l’aggiunta di latte e zucchero spesso aggiunti ai tè neri più amari e più pesanti.
Info per Darjeeling
Darjeeling si trova nel nord dello stato del Bengala Occidentale o West Bengala, ai piedi dell’Himalaya orientale. Il distretto di Darjeeling condivide i suoi confini con paesi come Bangladesh, Bhutan e Nepal.
Arrivare a Darjeeling non è così difficile, tutto sommato la stazione di montagna risulta ben collegata con il resto dell’India.
L’aeroporto più vicino si trova a Bagdogra, dista 80 km da Darjeeling e la distanza si copre in circa 4 ore d’auto. L’aeroporto è ben collegato con le principali città indiane.
In treno si arriva a New Jalpaiguri vicino a Siliguri e da qui si può prendere il famoso treno di montagna che in circa 7 ore e mezza vi porterà a Darjeeling. Oppure dalla stazione salire in auto a Darjeeling.
In autobus si arriva a Siliguri, poi da qui si sale in auto privata o jeep fino a Darjeeling. Sono 60 km di tortuose strade di montagna che attraversano piantagioni di tè, su strade spesso in cattivo stato per le piogge e servono circa 3 ore.
Darjeeling ha un clima mite durante la maggior parte dell’anno, ma il periodo migliore per visitare Darjeeling è tra marzo e giugno, settembre e novembre quando il clima e piacevole. Anche dicembre può essere un bel mese anche se con l’inverno le temperature diventano più fresche. Durante l’estate e i mesi dei monsoni le temperature sono ancora buone, ma le piogge possono causare blocchi stradali e altri inconvenienti.
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