Il masala chai il tè speziato: origini storia e ingredienti
Nel subcontinente indiano il tè è la bevanda più famosa e consumata. Si tratta però di un infuso diverso rispetto al nostro classico tè, dove la materia prima il tè (solitamente una miscela di tè nero indiano) viene aromatizzato con latte, zucchero e spezie viarie. Da qui il nome masala chai, il tè speziato (masālā chāi मसाला चाय ).
Comunemente chiamato chai, si consuma in tutta l’India con evidente variazioni e ricette locali e si consuma molto frequentemente in qualsiasi momento della giornata, dall’alba al tramonto, a colazione come a pranzo o cena, in famiglia, con gli amici e tra gli appuntamenti di lavoro.
Il chai è diffuso in India ma anche in Nepal, Pakistan e in genere in tutta l’Asia centrale. Attenzione nel nord dell’India o meglio nell’India Himalayana a tradizione buddhista come il Ladakh o nelle alte montagne del Nepal il tradizionale tè è il classico tè tibetano bò cha una bevanda molto lontana dal classico tè e dal masala chai, che la maggioranza delle persone trova imbevibile un miscuglio di foglie di tè, con burro di yak, sale, latte e bicarbonato e farina d’orzo tostata tsampa, il tutto mescolato in un cilindro di legno.
Ritorniamo al masala chai, il tè indiano viene servito molto caldo spesso bollente e in alcune zone del sud India si può assistere a persone locali che versano il te sul piattino che accompagna la tazzina in modo che si raffreddi più in fretta.
È una bevanda ayurvedica che disseta e rilassa, infatti sono le spezie molto spesso piccanti che hanno questo principio, e al contrario del nostro caffè non rende nervosi.
Il té viene solitamente servito in tazzine, piccoli bicchieri di vetro, ma in alcune zone e per le strade nelle numerose bancarelle o chioschi che vendono masala chi lo troverete servito su bicchierini di plastica o su tazzine di terracotta usa e getta. Si beve in qualsiasi momento della giornata, non si rifiuta quasi mai visto che l’esperienza di gustare un masala chai caldo è motivo si socializzazione e aggregazione soprattutto in un paese come l’India dove la nozione “tempo” è leggermente diversa dalla nostra.
Breve storia del masala chai, il tè speziato
L’origine e la storia del chai risale a migliaia di anni, ed è ricca di racconti di regalità e medicina di erbe e si è evoluto nel corso degli anni per includere innumerevoli variazioni che l’hanno fatta diventare una bevanda apprezzata in tutto il mondo e con le sue dovute variazioni è arrivata anche in Europa, Asia del sud e qualche angolo dell’Africa.
Secondo la tradizione, la storia del masala chai inizia migliaia di anni fa, in un’antica corte reale. Alcune leggende dicono che è stato creato 9000 anni fa, mentre altri riportano la datazione di 5000 anni fa. Alcuni dicono che l’origine sia in quella che oggi è l’India, mentre altri attribuiscono le origini del masala chai a popolazioni che abitavano l’attuale Thailandia. Indipendentemente da ciò, si dice che un re abbia voluto creare questa bevanda come una sorta di infuso ayurvedico vivificante e depurativo.
In questa fase iniziale, il masala chai era un miscuglio di una vasta gamma di spezie e preparati con diversi metodi, servito caldo o freddo come un rimedio per curare disturbi lievi, ma soprattutto questa bevanda dolce-piccante non conteneva alcun foglie di tè ed era priva di caffeina.
Nel 1835, gli inglesi istituirono piantagioni di tè in Assam, in India e rapidamente il tè nero prodotti fece il suo ingresso nelle ricette locali del masala chai. Questa è la prima apparizione del masala chai come lo conosciamo adesso con spezie, latte, dolcificante e tè. Tuttavia in questa prima fase, questa miscela mancava di un forte richiamo sulla massa, anche perché il tè era soprattutto un prodotto esportato e troppo costoso per la maggior parte degli indiani.
Agli inizi del 1900, la proprietà britannica della Indian Tea Association iniziò a promuovere il consumo di tè indiano in India, ma poiché il tè nero era l’ingrediente più costoso, si aggiunsero ben presto latte, zucchero e spezie per mantenere il miscuglio saporito e mantenendo bassi i costi. Incaricati dell’Indian Tea Association percorsero l’India in lungo e in largo equipaggiati con bollitori, fogli di tè e tazzine, cercando di frenare e di bloccare l’invasione del caffè arabo che si stava gradualmente diffondendo nel paese. Occuparono spazi strategici come le stazioni dei treni, entrarono in casa dei brahmini (la casta più facoltosa) che di fatto dettava regole di costume e consumo. Come spesso avvenne gli indiani adeguarono il tè ai propri gusti aggiungendo spezie e latte, e usando una minor quantità di foglie rispetto a quelle indicate. E fu così che il tè entrò a tutti gli effetti nella cultura indiana e si diffuse il masala chai che divenne una bevanda popolare di massa.
Il Masala chai divenne ancora più popolare in India nel 1960, quando una forma meccanizzata di produzione di tè chiamato “CTC” immise sul mercato tè nero a prezzi accessibili per le masse indiane. Il tè prodotto attraverso il metodo CTC, manca di quelle sfumature e nuance che molti bramano di trovare in una tazza di tè, ma ha un sapore audace tannico che ha reso gustoso il masala chai, dolce, cremoso con note speziate. Per questa ragione il CTC masala chai rimane il principale tè in molte parti dell’India.
A livello regionale, venditori ambulanti e venditori treno chiamato chai wallahs ( “persone del tè”, un po’ come il nostro barista) servono masala chai al pubblico.
Il masala chai è usato anche per accogliere gli ospiti in casa. In alcune zone, la gente beve una media di circa quattro tazzine di chai al giorno. Un momento importante per un chai è una merenda verso le 4 del pomeriggio e in questo spuntino è solito includere prelibatezze salate come samosa, pakora, farsan (snack tipico del Gujarat) e nashta (colazione salate che fungono anche da snack).
La sua fama ha travalicato i confini nazionali e asiatici e adesso il masala chai magari rivisto in chiave locale lo potete trovare in Gran Bretagna negli Stati Uniti ma soprattutto nelle catene di caffetteria come Starbucks.
Ingredienti e preparazione masala chai, il tè speziato
Il masala chai indiano di solito è addolcito con una forma di zucchero di canna locale, non raffinato chiamato jaggery o gud, ma altrove è dolcificata con dolcificanti più ampiamente disponibili. Il tè usato per il masala chai è una mistura di foglie di tè nero, solo in Kashmir si utilizza una mistura di foglie di tè verde. Il latte nel chai indiano è generalmente latte intero.
La mistura di spezie usate si chiama karha, e varia a livello regionale e dai gusti personali e di fatto ogni chai è diverso dall’altro per combinazione e proporzione delle spezie. In genere usa una base di zenzero, cardamomo e cannella, ma si aggiunge anche anice, pepe, semi di finocchio e chiodi di garofano.
In rete esistono diverse ricette per preparare il masala chai, ne allego qui sotto una per chi volesse provare a casa in attesa di assaggiare l’originale versione indiana:
Ingredienti per 4 tazze di masala chai:
25-30 g tè nero in foglie
1 pezzo/stecca di cannella
½ cucchiaino di chiodi di garofano
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
1 ½ cucchiaino di semi di cardamomo
½ cucchiaino di semi di finocchio
4 grani di pepe
400 ml di acqua
110-120 ml circa di latte
Procedimento: si pestano leggermente i semi di cardamomo, di seguito si bolle l’acqua con tutte le spezie, riducendo poi la fiamma continuate per 15 minuti. Poi lontano dal fuoco si aggiunge le foglie di tè, mentre su un altro pentolino scaldate il latte. Dopo 4-5 minuti di infusione con che le foglie di tè filtrate il contenuto dell’acqua con il tè e le spezie e quindi mescolate con il latte caldo.
Avete già messo la cannella, ma se volete dolcificare di più potete aggiungere dello zucchero o miele a piacere, ma non troppo … il masala chai è speziato ma non troppo dolce.
Sentitevi liberi di personalizzare la ricetta, e si possono aggiungere anice, zafferano, noce moscata, petali di rosa, radici di liquirizia, tulsi … alcuni arrivano anche ad aggiungere peperoncino. Se poi volete potete provare di usare tè verde per il tipico masala chai del Kashmir
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