L’India misteriosa in 10 libri gialli e thriller
La letteratura indiana e straniera – soprattutto anglosassone – è ricca di libri ambientati in India. Non solo romanzi ma anche saggi, racconti, poesie, libri di viaggio che descrivono e narrano molteplici aspetti del continente indiano: società, costumi, cultura, religioni, storia, filosofia, tradizioni e molto altro (una presentazione di questa letteratura la trovate in questo link ).
Meno diffusi sono i libri gialli, thriller e noir indiani. Fin qui pochi autori indiani si sono cimentati in questo genere e ancora meno sono le traduzioni in lingua italiana.
Ma per chi, in questa estate che si avvicina volesse leggere un libro giallo, noir o di mistero ambientato in India segnaliamo qui una decina di libri dall’esotica ambientazione. Alcuni di questi sono veri casi polizieschi da risolvere, in altri casi le atmosfere del noir e del mistero sono usate per descrivere e narrare l’India violenta e nascosta spesso quelle delle grandi metropoli di Delhi e Mumbai. Tutti i libri presentati sono disponibili in lingua italiana.
Giochi sacri
di Vikram Chandra
Edito Mondadori. Sartaj Singh, ispettore di polizia a Mumbai ha un lavoro ingrato. Vive infatti ed esercita la sua professione in una città che oltre alla sua assoluta e intensa bellezza gli sbatte in faccia ogni giorno un “sottobosco” di malaffare, crimine organizzato e violenza a cui Sartaj non si è mai assuefatto e contro il quale però non riesce a segnare decisive vittorie. La sua esistenza sembra dipanarsi così in una inerte caoticità, fatta di ladruncoli, microcorruzione e pasti in piedi. L’assassinio dell’erede di un boss della mafia locale, il pedinamento di pericolosi criminali e lo smascheramento di mille trame delittuose che coinvolgono gli strati più insospettabili della società indiana servono così da pretesto a Vikram Chandra per tessere una storia che unisce i ritmi forsennati dell’hard boiled alle pause silenziose della poesia, il sentimentalismo alla Bollywood al magistero dell’alta letteratura. Il risultato è un affresco potente e grandioso di una delle metropoli più complesse e avvincenti della contemporaneità.
Giochi Sacri è una monumentale epopea di 1.180 pagine, che mischia generi letterari, impronte stilistiche, piani narrativi, disorientando e affascinando il lettore.
Vikram Chandra è un romanziere e film-maker che vive tra Mumbai e Berkeley. L’ispettore Sartaj Singh era già apparso in Amore e Nostalgia a Bombay sempre edito Mondadori.
I sei sospetti
di Vikas Swarup
Guanda editore. Vicky Rai l’ha fatta franca un’altra volta. Grazie all’intervento del padre, il potente ministro dell’Interno dell’Uttar Pradesh, è stato assolto dall’accusa di aver assassinato la giovane barista Ruby Gill e ha deciso di festeggiare la buona notizia nella sua splendida villa vicino a Delhi. Ma cinque minuti dopo la mezzanotte le luci si spengono e un colpo di pistola uccide il padrone di casa. La polizia individua sei sospetti: un ingenuo aborigeno, una stella di Bollywood, un funzionario in pensione, un ladro di telefonini, un giovane texano e infine il padre di Vicky, ciascuno con un’arma, un movente e l’opportunità di sparare. Sei protagonisti che offrono uno spaccato della società indiana, sei trame i cui fili si inseguono per tutto il paese, sei vicende che si fondono in un appassionante intreccio, in un affresco polifonico che descrive le contraddizioni dell’India di oggi, contesa tra la tradizione religiosa e la modernità occidentale.
Vikas Swarup è uno scrittore e diplomatico indiano. Dal suo primo libro Le dodici domande, è stato tratto il film The Millionaire, per la regia di Danny Boyle, vincitore di otto premi Oscar. Il suo ultimo libro pubblicato è Apprendista per caso.
Il male
di Ravi Shankar Etteth
Barbera editore. All’ambasciata malgascia di Nuova Delhi viene commesso un omicidio in apparenza insolubile. Due personaggi si incontrano sulla scena del delitto: Jay Samorin, noto vignettista che ama definirsi uno “studioso del male” e che possiede una fosa, uno dei felini più pericolosi al mondo, e Anna Khan, il vicecommissario incaricato delle indagini, appena rientrata dal Kashmir. È una coppia stranamente assortita di investigatori – l’uno è cresciuto secondo le regole del “kalaripayattu”, l’antica arte marziale, l’altra non uscirebbe mai di casa senza la fedele pistola sotto il sari – ma insieme prenderanno l’avvio da quel delitto per seguire le tracce di un male molto più profondo, che inconsapevolmente li unisce e che per entrambi ha radici personali: il padre di ]ay impiccato per l’omicidio della moglie, il marito di Anna vittima di un’imboscata per mano dei mujahedin. Gradualmente entrano a far parte del quadro infedeltà, ricatto, manipolazione genetica, ma anche credenze antiche e destini prefissati, e presto il mosaico si ricompone: con Anna al suo fianco, Jay troverà le risposte che cerca – alla morte della madre, alla condotta della zia, vedova desiderosa di raddrizzare un antico torto, e ad altre mille domande – a Brindaban, il Villaggio delle Vedove, dove è nato il dio Krishna, e dove era cresciuto anche il suo più acerrimo nemico…
Ravi Shankar Etteth autore e fumettista indiano, attualmente svolge la mansione di redattore del magazine India Today.
L’inaspettata eredità dell’ispettore Chopra
di Vaseem Khan
Newton Compton Editori. Il giorno in cui è costretto ad andare in pensione per colpa del suo cuore malato, l’ispettore Ashwin Chopra eredita due misteri del tutto inaspettati. Il primo è il caso di un ragazzo annegato, una morte avvenuta in circostanze sospette che nessuno sembra voler chiarire. Il secondo riguarda l’affidamento di un cucciolo di elefante, ma è davvero difficile scoprire chi possa avergli lasciato un’eredità tanto bizzarra e. ingombrante! La ricerca di indizi lo porta di vicolo in vicolo per la brulicante città di Mumbai, dai lussuosi grattacieli fino ai bassifondi, e Chopra comincia a sospettare che tutto quello che ha creduto fino a quel momento sulla colorata città indiana non sia che una pallida imitazione della verità. Chopra, nonostante la sua aria stralunata e il piccolo elefante sempre tra i piedi, imparerà che quando il gioco si fa duro rimanere un uomo tutto d’un pezzo non è poi così semplice.
Vaseem Khan è nato a Londra dove ha ottenuto la laurea in economia e finanza. Ha trascorso una decina di anni in India per lavoro, è tornato nel Regno Unito nel 2006 e da allora ha lavorato presso l’University College di Londra per il Dipartimento di Sicurezza e Scienze criminologiche. L’inaspettata popolarità al suo esordio poliziesco, è stato salutato dalla critica e dai lettori come un piccolo miracolo narrativo. È uscito il secondo libro della serie con l’ispettore Chopra non ancora tradotto in italiano.
L’ ira degli innocenti. Un’indagine dell’ispettore Gowda
di Anita Nair
Guanda editore. Dopo una notte agitata, immerso in incubi post sbornia, l’ispettore Borei Gowda viene chiamato sulla scena di un crimine: un avvocato di successo, il dottor Sanjay Rathore, è stato trovato con il cranio sfondato nella sua lussuosa abitazione. Non ci sono segni di effrazione, quindi probabilmente la vittima conosceva il suo assassino. Parte da qui una complessa indagine che conduce Gowda e i suoi colleghi – compreso il fido sottoispettore Santosh, tornato dopo la violenta aggressione che l’aveva quasi ucciso in un precedente caso – ad investigare nei bassifondi di Bangalore, tra prostituzione minorile, rapimenti e sfruttatori senza scrupoli, cercando legami tra questo mondo orribile e quello luccicante e apparentemente pulito dell’avvocato. Potrebbe esserci un collegamento tra l’omicidio e altri fatti, tra cui il rapimento della piccola Nandita, la figlia dodicenne della domestica di Gowda, o le richieste particolari che riceve la studentessa Rekha dal suo fidanzato? Gowda, uomo dai tanti difetti, ma dotato di grande intuito, in precario equilibrio tra cinismo e dolcezza anche nella vita privata, si troverà a fronteggiare alcuni tra i criminali più subdoli e spietati che abbia mai incontrato, in una corsa contro il tempo per cercare di scovare l’assassino di Rathore e salvare la piccola e quello che resta della sua infanzia.
Anita Nair è una scrittrice indiana molto famosa che vive a Bangalore. Molti sono i libri pubblicati e tradotti in italiano dal suo primo romanzo Un uomo migliore, che ha ottenuto un notevole successo di critica a Cuccette per signora, il suo secondo romanzo, si è imposto come uno dei maggiori bestseller internazionali. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: L’arte di dimenticare, La ferocia del cuore, Padrona e amante, Il custode della luce, L’ira degli innocenti.
L’uomo di Calcutta
di Abir Mukherjee
Sem editore. Calcutta, inizio Novecento, il giovane capitano Sam Wyndham veterano britannico della Grande Guerra con un passato doloroso, e appena arrivato a Calcutta per unirsi alla polizia locale e iniziare una nuova vita. Di fronte a lui, in un vicolo cieco e buio, c’è un corpo contorto in maniera innaturale e mezzo affondato in una fogna a cielo aperto. Il cadavere è quello di un alto funzionario britannico. L’hanno trovato così, con la gola tagliata, un occhio strappato dai corvi e in bocca un biglietto che intima agli inglesi di lasciare l’India. I suoi superiori credono che si tratti di un omicidio politico commesso dagli attivisti che si battono per l’indipendenza dell’India. Nel frattempo le notizie sul massacro di Amritsar, perpetrato dall’esercito di Sua Maestà, fomentano disordini tra la popolazione. È a rischio la stabilità dell’impero e il capitano Wyndham si trova coinvolto non solo in un’indagine impegnativa, che lo porta dai salotti dei ricchi imprenditori alle fumerie d’oppio dei quartieri malfamati, ma anche nelle lotte intestine dei suoi compatrioti. Deve risolvere il caso in fretta, ma qualcuno fa di tutto per impedirglielo. Ambientato in un’India ricca di fascino, costruito con grande abilità, L’uomo di Calcutta è un romanzo appassionante e pieno di colpi di scena, che cattura il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Il libro ha vinto l’Ellis Peter Historical Awards nel 2018.
Abir Mukherjee è uno scrittore britannico d’origine indiana e il capitano Sam Wyndham è diventato protagonista anche dei successivi romanzi Un male Necessario e Fumo e cenere.
Le avventure dell’ispettore Feluda
di Satyajit Ray
Edito Mondadori. In un’India sempre più misteriosa, tra banditi, tesori nascosti, pavoni aggressivi, contrabbandieri e assassini, l’Ispettore Feluda, investigatore privato, si muove perfettamente a suo agio, impeccabile e padrone di sè sia che si tratti di salire in groppa ad un cammello o di fermare un treno in corsa. Seguirlo nelle sue avventure significa addentrarsi non soltanto fra crimini e delitti, ma pure nel labirinto di un paese remoto e magico dove, seguendo l’esile traccia fornita dal ricordo di un’ipotetica vita precedente, si può raggiungere una Fortezza Dorata che custodisce ricchezze senza pari. O dove, per futili motivi, si può finire braccati da ladri senza scrupoli, per i quali un cadavere in più o in meno fa ben poca differenza…
Feluda è uno dei personaggi investigativi preferiti di Ray.
Satyajit Ray è stato un regista, sceneggiatore, autore, paroliere, grafico e calligrafo bengalese vincitore dell’Oscar. Oltre ad essere un incredibile regista, Ray ha anche scritto innumerevoli libri per bambini e ha persino illustrato alcuni dei suoi personaggi. Una personalità prolifica della sua generazione, Ray ha scritto sia in inglese che in bengalese.
Le vedove di Malabar Hill. Le inchieste di Perveen Mistry
di Sujata Massey
Edito Neri Pozza. Perveen Mistry, figlia di una rispettata famiglia zoroastriana, è appena entrata nello studio legale di suo padre, diventando una delle prime donne avvocato in India. Laureata in legge a Oxford, Perveen ha una tragica storia personale che rende i diritti legali delle donne particolarmente importanti per lei. Perveen viene incaricata di eseguire il testamento del signor Omar Farid, un ricco musulmano che ha lasciato tre vedove. Tuttavia, mentre Perveen esamina i documenti, nota qualcosa di strano: tutte e tre le mogli hanno firmato per devolvere l’intera eredità presso un ente di beneficenza. Con cosa vivranno? Perveen è sospettosa, soprattutto perché una delle vedove ha firmato il suo modulo con una X, lasciandole supporre che, con tutta probabilità, non ha nemmeno potuto leggere il documento. Le vedove di Farid vivono in completo purdah, ovvero in un rigoroso isolamento, senza mai lasciare le stanze delle donne o parlare con nessun uomo. Sono state forse sfruttate da un guardiano senza scrupoli? Perveen decide di investigare, rendendosi conto che l’istinto non l’aveva tradita. Ma quando la tensione sfocia nel primo di una serie di omicidi, Perveen comprende che è sua responsabilità capire cosa sia realmente accaduto a Malabar Hill e assicurarsi che non ci siano donne o bambini innocenti in ulteriore pericolo.
Sujata Massey, nasce in Inghilterra da madre tedesca e padre indiano e cresce negli Stati Uniti dove studia scrittura e diventa reporter per il Baltimore Evening Sun. Nel 1997 esce il The Salaryman’s Wife, il suo primo romanzo mistery. Tra gli altri ricordiamo Lo zen e l’arte dell’omicidio, Fiori neri e L’amante di Calcutta. Nel 2018 pubblica Le vedove di Malabar Hill, primo libro sulle inchieste di Perveen Mistry e nel 2019 esce il secondo libro dal titolo La pietra lunare di Satapur sempre edito Neri Pozza.
Sapori assassini a Bombay
di Kalpana Swaminathan
Kowalski editore. Dopo aver perso il lavoro all’università, il fidanzato e tutti i suoi libri, la giovane nipote di Lalli si ritrova a condividere un tetto con la zia. Non è certo la soluzione ideale per dedicarsi al suo nuovo romanzo, ma Lalli emana conforto, sagacia e una grazia vicina alla disciplina: quella sessantenne dallo sguardo acuto è infatti per la Omicidi di Bombay l’ultima spiaggia, la mente che risolve i casi più spinosi e sfuggenti. Quando Hilla, amica di Lalli, invita lei e sua nipote a trascorrere un weekend nella sontuosa villa che ha appena ereditato, le due non sanno tirarsi indietro. Si scoprono immerse in un coloritissimo acquario di vip indiani: un ballerino sensuale, una coppia della borghesia bene, un intellettuale senza più musa, un’innocente modella, un ricco industriale amante dei cavalli, uno scrittore di gialli di serie b, una donna dal passato ambiguo e soprattutto un cuoco acuto e intrigante. Stuzzicati da danze e preziosi manicaretti della cucina indiana, gli ospiti non attendono altro che il banchetto millenario dell’anno, vedendosi invece servito il delitto. E l’acquario diventerà un Cluedo gastronomico sinistro e succulento.
Kalpana Swaminathan è una scrittrice di Mumbai definita l’Agatha Christie indiana. Miss Lalli, una sorta di Miss Marple in salsa indiana è protagonista anche del secondo romanzo La canzone del giardiniere, sempre Kowalski editore.
Vish Puri e il caso dell’uomo che morì ridendo
di Tarquin Hall
Edito Mondadori. Un omicidio non è argomento di risate. Eppure è proprio così, ridendo, che muore il dottor Suresh Jha, un eminente scienziato indiano. Il dottore, infatti, soprannominato l’Acchiappaguru per la dedizione con cui si applica a smascherare i trucchi dei cosiddetti maghi e illusionisti di ogni genere, viene assassinato durante un furibondo attacco di risa. Una dea indù, apparsa all’improvviso da una fitta nebbia, gli affonda una spada nel petto mentre svolge i suoi esercizi mattutini nei prati del Rajpath. L’unico a ridere, ormai, è il principale indiziato, un potentissimo guru di nome Maharaj Swami, che attraverso strabilianti apparizioni e trucchi da prestigiatore si è conquistato il favore di una larga fetta della borghesia indiana e di numerosi uomini politici. L’ispettore Jagat Prakash Singh della polizia di Delhi chiede aiuto nelle indagini a Vish Puri. Per arrivare alla verità, lui e il suo team di assistenti – Luce Al Neon, Sciacquone e Crema Da Viso – decidono di indagare nel misterioso quartiere di Shadipur, residenza degli stregoni, cercando di carpire i segreti delle loro diavolerie. Come ha fatto la spada utilizzata per l’assassinio ad andare miracolosamente in frantumi? Il guru Maharaj Swami avrà l’ultima parola, anzi l’ultima risata? E poi, perché la moglie e la madre di Vish Puri stanno dando la caccia al ladro che ha rubato i proventi del loro primo kitty party, una festa di beneficenza indiana, anziché essere a casa a preparargli da mangiare?
Tarquin Hall, scrittore e giornalista inglese, ha trascorso gran parte della sua vita all’estero e ha viaggiato molto, dedicandosi al reportage. Questo è il secondo romanzo con protagonista Vish Puri, il primo romanzo è Vish Puri e il caso della domestica scomparsa.
Ci sono poi autori e libri non ancora tradotti in lingua italiana e disponibili solo in lingua inglese. Tra questi segnaliamo due autori:
- Shamini Flint autore della serie con l’ispettore Singh.
- Barbara Claverly autrice della serie con il comandante Joe Sandilands. Di questa autrice è stato tradotto in italiano un romanzo dal titolo L’ultima rosa del Kashmir, edito Polillo di difficile reperibilità.
E voi cosa ne pensate? Avete qualche altro libro, lettura da suggerire e proporre?
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