“Sette fiori di senape” di Conor Grennan
Edizioni Piemme
Il libro narra le vicende e la personale battaglia dell’autore Conor Grennan per salvare i bambini perduti del Nepal e di come si è trovato coinvolto in questa triste vicenda. Il libro ci porta in Nepal alla scoperta di un popolo meraviglioso ma anche di una triste pratica che spesso noi neanche sappiamo dell’esistenza.
Siamo nel 2004, in cerca di avventura, il ventinovenne Conor Grennan lascia il suo lavoro quotidiano decide di prendersi una pausa per non fare nulla e con i risparmi decide di intraprendere un viaggio di un anno intorno al mondo. Nel tentativo di farsi bella figura, decide di iniziare il viaggio facendo volontariato in un orfanotrofio in Nepal con un periodo di tre mesi di volontariato presso la Little Princes Children’s Home, un orfanotrofio in un Nepal che in quei anni era lacerato e dilaniato dalla guerra civile.
Inizialmente Conor è riluttante a fare volontariato, incerto se avesse le capacità adeguate o la passione sufficiente per farsi coinvolgere in un paese in via di sviluppo nel mezzo di una guerra civile. Ma arrivato in Nepal è presto sopraffatto dai bambini turbolenti e resilienti che lo avrebbero sfidato e premiato in un modo che non aveva mai immaginato. Quando Conor ha appreso l’impensabile verità sulla loro situazione, è rimasto sbalordito: i bambini non erano affatto orfani. I trafficanti di bambini promettevano alle famiglie dei villaggi remoti di proteggere i propri figli dalla guerra civile – dietro compenso enorme – portandoli al sicuro. Avrebbero poi abbandonato i bambini lontano da casa, nel caos della capitale del Nepal, Kathmandu.
Conor si divertiva moltissimo a essere loro amico mentre imparava qualcosa della complessa cultura e storia di un paese che si stava appena riprendendo da una guerra civile.
“A Godawari ero felice. Ma qui non c’è nulla, mi dissi fra i sussulti. Mangi riso tutti i giorni. Non esci mai. Non incontri mai donne. Sono mesi che non vedi un film e non guardi la tv. Devi prenderti cura di diciotto bambini. Sei sempre sporco e hai continuamente freddo.”
Per Conor, quella che era iniziata come un’avventura sregolata diventa un impegno a riunire i bambini che aveva imparato ad amare con le loro famiglie, ma questo non sarebbe un compito da poco. Avrebbe rischiato la vita in un viaggio attraverso le leggendarie montagne del Nepal, affrontando i pericoli di una sanguinosa guerra civile e di un infortunio debilitante. Ad aspettare che Conor tornasse a Kathmandu, e speranzoso che se la sarebbe cavata prima di essere intrappolato dalla neve, c’era la donna che alla fine sarebbe diventata sua moglie e avrebbe condiviso il lavoro della sua vita.
“L’istituto d’infanzia abbandonata Piccoli Principi non era affatto un orfanotrofio. Quei bambini avevano genitori ancora in vita. E per una specie di miracolo, uno di oro ci aveva trovati.”
Conor inizia subito ad amare questo turbolento gruppo di bambini nepalesi. Altrettanto rapidamente, scopre la brutta verità su come sono arrivati a vivere in un orfanotrofio. Il fatto è che non sono affatto orfani. Sono vittime della tratta di bambini. I trafficanti sono andati in piccoli villaggi di montagna e hanno detto alle famiglie che potevano proteggere i propri figli, ottenere loro un’istruzione e tenerli lontani dalla guerra civile. In realtà li avrebbero portati in città e li avrebbero lasciati morire dopo aver raccolto una grossa somma di denaro dai genitori. Conor decide coraggiosamente di fare della sua missione quella di riunire i bambini con le loro famiglie. Rischiando la vita più di una volta e superando un ostacolo dopo l’altro, Conor si fa strada attraverso le montagne del Nepal in cerca di speranza.
Sette Fiori di Senape è una storia vera di famiglie e bambini e di ciò di cui una persona è capace di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili. A tratti tragico, gioioso ed esilarante, Little Princes è una testimonianza del potere della fede e della capacità dell’amore di portarci oltre le nostre più rosee aspettative. Storia commovente, straziante e, a volte, esilarante. Conor è completamente onesto e autoironico, il che lo rende facile relazionarsi. Dipinge una bellissima storia dei bambini di cui non puoi fare a meno di innamorarti.
Grennan scrive delle sue avventure in uno stile divertente e disinvolto che senza dubbio ha caratterizzato i suoi atteggiamenti quando era più giovane e stava vivendo questa straordinaria trasformazione.
Una percentuale del ricavato di questo libro va ad aiutare il lavoro di Conor nella cura dei bambini del Nepal e nel rintracciare le loro famiglie. Una volta letto questo, capirai quanto sia importante.
Conor Grennan è cittadino degli Stati Uniti e dell’Irlanda. È cresciuto a Poughkeepsie NY e Jersey City, NJ. Ha trascorso otto anni presso l’EastWest Institute (EWI), sia a Praga che presso l’Ufficio dell’UE a Bruxelles, concentrandosi sulla pace e la riconciliazione nei Balcani. Ha lasciato EWI nel 2004 per viaggiare e fare volontariato in Nepal, dove ha infine fondato Next Generation Nepal (NGN), un’organizzazione dedicata a ricollegare i bambini vittime di tratta con le loro famiglie.
Conor ha lavorato a Kathmandu, in Nepal, fino all’ottobre 2007, quando è tornato negli Stati Uniti. È ancora attivo in NGN e fa parte del consiglio. Ha conseguito la laurea presso l’Università della Virginia e la NYU Stern School of Business e attualmente vive nel Connecticut con sua moglie e suo figlio.
Continua a lavorare per gli orfani del Nepal e ha un sito web che spiega questa missione
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