Sri Lanka – Trincomalee tra storia, cultura e spiagge
Trincomalee o anche Trinco sorge su uno dei porti naturali più belli del mondo sulla costa nord-orientale dello Sri Lanka. Si trova su una penisola nella baia di Trincomalee, precedentemente chiamata baia di Koddiyar che significa “forte sul fiume”.
Trincomalee è probabilmente una località un po’ sottovaluta dello Sri Lanka, perché spesso turisti e viaggiatori affollano la costa meridionale dell’isola e solo pochi si avventurano nel nord-est. Qui lunghe distese di sabbia bianca e acqua limpida, un’interessante mix di cultura induista e buddhista tra deliziosi frutti di mare freschi, rendono Trincomalee è la combinazione perfetta per una vacanza al mare.
Brevi accenni storici su Trincomalee
Rinomata nella leggenda e nella storia, con vari nomi Kona Malai, Tiru Kona Malai, questa città storica è antica oltre ogni immaginazione. Trincomalee è probabilmente il sito della storica Gokana e il suo tempio di Shiva è sito a Trikuta Hill la collina sacra dei Tre Templi. Situato sulla costa orientale, il luogo viene menzionato nel Mahavamsa con il nome di Gōkarna, la forma sanscrita e pali del tamil Kona o del singalese Gona.
In passato Trincomalee era un importante insediamento di immigrati indo-ariani. Il tempio delle mille colonne chiamato anche Tempio di Koneswaram, situato all’estremità della penisola, entrò in uso come tempio indù nel VII secolo o prima.
I primi europei a occupare la città furono i portoghesi nel XVII secolo; rasero al suolo il tempio, usando le sue pietre per costruire un forte. Il porto cambiò ripetutamente mano tra olandesi, francesi e britannici finché gli inglesi non ne ottennero il possesso duraturo nel 1795. L’importanza di Trincomalee come importante base britannica aumentò dopo che i giapponesi cacciarono gli inglesi da Singapore nella seconda guerra mondiale; i giapponesi bombardarono la città nel 1942. Gli inglesi continuarono a tenere il porto dopo l’indipendenza dello Sri Lanka, ma lo abbandonarono nel 1957.
Cosa vedere a Trincomalee
Il venerato tempio di Kandasamy Kovil che si erge sulla cima di uno sperone roccioso è uno dei pancha ishwaram dello Sri Lanka, cinque storici templi indù dedicati a Shiva e istituiti per proteggere l’isola dai disastri naturali. Ospita il lingam (simbolo fallico indù) noto come Swayambhu Lingam. È un antico luogo di culto, ma la struttura attuale risale al 1952. Pellegrini da tutta la nazione accorrono qui e le sue puja si tengono alle 6.30, alle 11.30 e alle 16.30 e sono sempre molto frequentate.
Si pensa che il sito sia stato un luogo di culto per almeno due millenni. C’era sicuramente un tempio qui nel 300 d.C., che fu poi costruito nel corso degli anni da tutti, dai Chola al Regno di Jaffna, fino a quando non fu distrutto dai portoghesi.
La base dove sorge il complesso di Kandasamy Kovil è la Swami Rock, una scogliera alta 130 m soprannominata Lovers’ Leap. È associata a Francina van Reede, una donna olandese che si dice si sia lanciata da qui alla fine del XVII secolo. È anche un luogo famoso per avvistare le balene azzurre, soprattutto da febbraio a novembre.
Fort Frederick, il forte è stato un sito difensivo importante per secoli. Una fortezza inizialmente costruita dai portoghesi nel 1623 e in seguito ricostruita dagli olandesi. Gli inglesi presero il controllo nel 1782. La fortezza è utilizzata oggi dall’esercito dello Sri Lanka, ma è possibile esplorare la maggior parte del forte a piedi. Cannoni e artiglieria assortiti sono sparsi intorno all’enclave, che contiene anche un piccolo numero di cervi maculati che pascolano sotto enormi alberi di banyan.
Tra gli edifici coloniali colonnati, l’imponente villa in stile georgiano Wellesley House, che prende il nome da un duca di Wellington (non aperta al pubblico). Risale alla fine del 1700.
Museo di storia marittima e navale, un grandioso edificio coloniale olandese del XVIII secolo è stato ristrutturato e trasformato in un museo. Le esposizioni al piano terra illustrano la storia navale dello Sri Lanka fino all’epoca di Marco Polo. Al piano superiore ci sono molte informazioni utili sulla flora e la fauna della costa orientale, in particolare quella di Pigeon Island. Gli ampi portici sono ottimi posti per fermarsi e ammirare il panorama.
Tra le chiese della città, la cattedrale cattolica di Santa Maria o St. Mary’s Cathdraldel. L’edificio del 1852 è particolarmente attraente, con una facciata neobarocca celeste e un retro piastrellato e torreggiato. All’interno, ritratti di santi guardano tra le colonne.
Un altro interessante tempio locale, non lontano dalla stazione centrale degli autobus è il tempio Sri Badrakali Amman, dedicato alla dea indù Kali che si ritiene sia un’incarnazione della dea Kali Amman. È un tempio colorato dentro e fuori con dipinti, mini statue e raffigurazioni di divinità indù. L’ingresso è gratuito, ma si prega di rispettare i fedeli vestendosi in modo rispettoso e non disturbandoli mentre pregano.
Camminando vicino alla stazione degli autobus in Konesar Road, ci si imbatte nel mercato ittico locale. Particolarmente animato e affollato all’alba e sebbene non sia il posto più invitante da visitare con un forte odore di pesce, offre comunque uno spaccato della comunità e della cultura locale. Qui si possono vedere molti frutti di mare in offerta, tra cui molto pesce essiccato, una prelibatezza molto popolare dello Sri Lanka.
Siamo sul mare per cui si sono anche numerose spiagge. A Trincomalee si trova Manayaweli Cove un’attraente spiaggia di pescatori con sabbia pulita dove si può anche nuotare. C’è poi Dutch Bay Beach anche se qui le correnti a volte sono pericolose, per questa ragione poco frequentata.
I piccoli villaggi attorno a Trincomalee ospitano spiagge dorate e piccole località balneari parliamo di Nilaveli, Uppuveli e l’isola di Pigeon oggi parco marino.
Pigeon Island National Park
Una classica escursione e attività che si compie da Trincomalee è la visita al Parco Marino di Pigeon Island. Si tratta di due isolotti che distano un chilometro dalla costa in prossimità di Nilaveli la località balneare più a nord della penisola di Trinco. L’isola luogo di riproduzione del piccione selvatico è circondato da una barriera corallina dove sono presenti circa 100 specie di coralli e 300 pesci di barriera e sono presenti anche tartarughe marine.
Il Pigeon Island National Park è un luogo ideale per snorkeling anche perché la barriera e poco profonda. Immergendosi si possono anche trovare e avvistare squali a pinna nera del reef e tartarughe.
Info da sapere
Trincomalee è un pò fuori dai classici circuiti e itinerari dello Sri Lanka ma la città è ben collegata e facilmente raggiungibile in autobus e auto privata, mentre i treni sono generalmente molto più lenti. Trincomalee dista 100 km da Sigiriya, 110 km da Dambulla, 120 km da Anuradhapura, 230 km da Jaffna e 250 km da Colombo
Il periodo migliore per visitare Trincomalee va da aprile a settembre, è la stagione secca nel nord dello Sri Lanka, con giornate molto calde e asciutte e l’oceano è caldo e limpido, perfetto per lo snorkeling e le immersioni. Al di fuori di questi mesi, è considerata bassa stagione a Trincomalee. Il monsone piovoso soprattutto ad ottobre, novembre e prima metà di dicembre e poi si indebolisce anche se rimangono giornate coperte e l’acqua rimane poco limpida.
Di solito due-tre giorni sono un tempo sufficiente per visitare Trincomalee e dintorni, ma si può prolungare il soggiorno se si desidera rilassarsi lungo le spiagge di Nilaveli e Uppuveli.
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