Storia di Thanjavur o Tanjore antica capitale dinastia Chola
Thanjavur nel cuore del Tamil Nadu è una città ma anche centro artistico famosa per i suoi locali templi e per la pittura Tanjore. Thanjavur è una piccola cittadina tra i rigogliosi campi di riso del delta Cauvery, per questo motivo è chiamata “la ciotola di riso del Tamil Nadu”. La storia di Thanjavur o Tanjore è fortemente legata ai Chola, l’antica dinastia indù che governò questa città per parecchi secoli.
Precedentemente conosciuta come Tanjore, la leggenda locale narra che Thanjavur deriva da un leggendario demone indù “Tanjan”, un Asura che causò devastazione e fu ucciso in quello che ora è Thanjavur dal dio indù Neelamegha Perumal, una forma di Vishnu.
La parola Thanjavur è un termine Tamil dove Than sta per “freddo”, chei sta per “terra agricola” e ur sta per “città” il tutto per tradurre “città circondata da fredde terre coltivate”. Più tardi, la parola “Thancheiur” è diventata “Thanjavur”.
Storia di Thanjavur o Tanjore
Non ci sono riferimenti a Thanjavur in nessuno dei periodi di Sangam (dal III secolo a.C. al IV secolo d.C.), ma alcuni studiosi ritengono che la città sia esistita da quel tempo.
Furono i Chola attraverso l’ascesa del monarca medievale Chola Vijayalaya che verso l’850 che conquistò Thanjavur e costruì un tempio dedicato alla dea indù Nisumbhasudani. Suo figlio Aditya I consolidò la presa sulla città. Gradualmente, Thanjavur divenne la città più importante dell’impero Chola e rimase capitale del regno Chola fino all’emergere di Gangaikonda Cholapuram intorno al 1025.
Dal IX al XIII secolo Thanjavur è stata capitale della potente dinastia Chola diffusa nella maggior parte del sud India. Durante questo periodo divenne un grande centro di cultura e di apprendimento. I Chola non furono solo eccellenti governanti ma anche potenti costruttori, che eressero un gran numero di splendidi templi, alcuni dei quali costituiscono i migliori esempi di architettura. Quindi la città di Thanjavur si distingue nello stato Tamil anche per il suo gran numero di templi, le cui leggende si estendono fino ai primi tempi storici. Fu proprio in questo periodo che venne edificato il tempio shivaita Brahadeeswar Temple¸ simbolo della città, considerato uno dei migliori esempi di architettura dell’India meridionale che oggi è un sito patrimonio mondiale UNESCO costruito dal grande re Chola Rajaraja I.
Il periodo di Chola non fu considerato solo come epocale ma anche un’epoca di rinascita culturale. Thanjavur sotto i sovrani di Chola fu la culla della cultura Tamil, della letteratura, delle civiltà, e i rari manoscritti Tamil conservati nella biblioteca di Thanjavur confermano questo fatto. Un’altra caratteristica degna di nota è che nonostante le numerose invasioni aliene, gli assalti e i conflitti interni, la cultura, i templi e le civiltà antiche non hanno subito molte devastazioni.
Dopo la caduta della dinastia Chola, la città fu governata da un certo numero di dinastie come Pandya, Nayak, Maratha e gli inglesi.
Quando l’impero di Chola cominciò a declinare nel XIII secolo, i Pandya del sud invasero e catturarono Thanjavur due volte, prima durante il 1218-19 e poi durante il 1230. Durante la seconda invasione, il re di Chola Rajaraja III (1216-56) in esilio ha cercato con l’aiuto del re Hoysala Vira Narasimha II di riconquistare Thanjavur. Thanjavur fu infine annessa insieme al resto del regno di Chola dal re Pandya Maravarman Kulasekara Pandyan I (1268-1308) nel 1279 e i re di Chola furono costretti ad accettare la sovranità dei Pandyas.
I Pandya governarono Thanjavur dal 1279 al 1311. Il regime di Pandiyan fu breve e fragile.
In seguito il sovrano musulmano Ala-Ud-Din Khilji, del sultano di Delhi, approfittò della debolezza dei Pandya e fece irruzione, e Thanjavur passò sotto i governanti musulmani del Sultanato di Delhi. Il Sultanato estese la sua autorità direttamente sulle regioni conquistate dal 1311 al 1335 e poi attraverso il Sultanato semi-indipendente di Malabar dal 1335 al 1378.
A partire dal 1350, il Sultanato di Malabar fu costantemente assorbito nell’impero emergente di Vijayanagar. Thanjavur rimase sotto la supremazia dei re di Vijayanar per un periodo più lungo. Si ritiene che Thanjavur sia stato conquistato da Kampanna Udayar durante la sua invasione di Srirangam tra il 1365 e il 1371. Alcune iscrizioni attestano le concessioni di terra e attestano il dominio di Vijayanagar su Thanjavur.
Sevappa Nayak (1532-80), il viceré di Arcot Vijayanagar, si stabilì come monarca indipendente nel 1532 e fondò il regno di Thanjavur Nayak. Nel 1620 un insediamento danese fu fondato a Tranquebar. I Thanjavur Nayak erano famosi per il loro mecenatismo nella letteratura e nell’arte.
Il dominio della dinastia terminò quando Thanjavur cadde nelle mani del re dei Naka di Madurai Chokkanatha Nayak nel 1673.
Nel 1674 Thanjavur fu conquistata con successo da Ekoji I (1675-84), il feudatario Maratha dei Nawab di Bijapur. Ekoji fondò il regno di Thanjavur Maratha che governò Thanjavur fino al 1855. I Maratha esercitarono la loro sovranità su Thanjavur durante l’ultimo quarto del XVII e per tutto il XVIII secolo. Successivamente iniziarono le ostilità, e anche i francesi e inglesi cominciarono a interferire negli affari interni dell’India del sud. I governanti Maratha hanno patrocinato la musica carnatica.
Nel 1787, Amar Singh, il reggente di Thanjavur, depose suo nipote Serfoji II e prese il trono. Serfoji II fu restaurato nel 1799 con l’assistenza degli inglesi. Di fatto fu firmato un patto tra il sovrano e gli inglesi, in virtù del quale fu ridotto a un semplice vassallo. I poteri amministrativi di Thanjavur furono ceduti all’impero britannico a seguito del trattato firmato nel 1799. I documenti britannici definiscono la città come Tanjore.
Il regno Maratha di Thanjavur fu infine assorbito nell’India britannica nel 1855. Gli inglesi si riferivano alla città come Tanjore nei loro archivi. Cinque anni dopo l’annessione, gli inglesi sostituirono il Negapatam (l’odierna Nagapattinam) con Thanjavur come sede dell’amministrazione distrettuale. Sotto gli inglesi, Thanjavur emerse come importante centro regionale. Il censimento dell’India del 1871 ha registrato una popolazione di 52.171 abitanti, rendendo Thanjavur la terza città più grande dell’India della Madras Presidency (una delle 3 divisioni amministrative dell’Impero Anglo-Indiano che comprendeva anche CalcuttaPresidency e Bombay Presidency).
Dopo l’indipendenza dell’India, Thanjavur continuò come quartier generale del distretto.
Thanjavur oggi
Adesso Thanjavur ospita numerosi edifici,musei, templi e gallerie che riflettono il potere, il genio e la maestria architettonica dei loro autori che mostrano la straordinaria e magnifica competenza nella scultura, nella pittura e nell’intaglio del legno. Templi, gallerie d’arte, la grande biblioteca Saraswathi Mahal, la “Sangeetha Mahal” (sala della musica), tutti portano testimonianza del patrimonio culturale.
Gli abitanti hanno ereditato i talenti istrionici nel campo dell’arte, della letteratura, del teatro, della musica e della danza e sono noti per il loro ricco fervore culturale e religioso. Vivono in stretta armonia come una comunità ben formata e i tre principali gruppi religiosi sono indù, musulmani e cristiani, che celebrano le loro fiere e feste con un senso di rispetto reciproco.
In occasione delle festività, i devoti indù superano tutti gli altri partecipanti nei santuari appartenenti ad altre religioni. Allo stesso modo, nel caso di alcune feste indù, i templi sono affollati da un numero considerevole di persone appartenenti ad altri gruppi religiosi, che vengono in piena riverenza a rendere omaggio alle divinità che presiedono.
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