Nepal – Valle del Langtang trekking tra natura e cultura
La Valle del Langtang si trova a due passi dalla capitale del Nepal, Kathmandu, una valle ricca di natura, percorsi di trekking, cultura e diversità. Questo mix di natura e cultura incorniciato dalla maestosa esibizione della catena dell’Himalaya, fanno della valle del Langtang un indirizzo ideale per chi desidera un trekking leggero ma anche qualcosa di più impegnativo.
Situata a circa 30 km a nord est di Kathmandu vicino al confine tibetano, la valle del Langtang corre da est a ovest ed è incorniciata da cime innevate che si innalzano dai 6.000 ai 7.000 metri. Il confine settentrionale presenta la cresta principale dell’Himalaya con il Langtang Lirung a 7.245 metri, la cima più alta nella zona. A sud si trovano il Chimse Danda, attraversato dal passo Ganja La a 5.122 m e il Jugal Himal, che culmina con il Dorje Lakpa a 6.989 m. I ghiacciai generati dalle pendici del Langtang Lirung, del Kimshung (6781 m) e del Langshisha Ri (6370 m) e delle altre cime alimentano il fiume Langtang Khola.
Il Langtang Khola attraversa l’alta e delicata valle del Langtang attraverso un lungo e stretto avvallamento all’estremità occidentale della valle. Mentre i principali fiumi del Nepal scorrono a sud dal Tibet tagliando la catena himalayana, il Langtang Khola che è un importante affluente del Trisuli Ganga, scorre da est a ovest, tagliando, per così dire il “granaio del paese”.
L’area del Langtang oltre a coprire 70 ghiacciai di varie dimensioni, ospita anche laghi d’alta quota tra cui Gosainkunda a 4.380 m, Parvatikunda, Bhairavkunda e Dudhkunda.
L’area della valle del Langtang è in parte protetta come Parco Nazionale Langtang istituito nel 1976 come primo parco himalayano e attualmente secondo parco per estensione del Nepal. La valle del Langtang è un’area verdeggiante che presenta un’elevata diversità, composta da diversi tipi di vegetazione arricchita da 1000 specie di flora tra bambù, foreste di rododendri, ecosistemi vari, che vanno dalle foreste tropicali, la macchia alpina fino ai ghiacciaia perenni. E ancora 150 specie diverse di uccelli e molti animali selvatici come tigri, orsi, panda rosso cervo muschiato e pecore selvatiche.
Terremoto del 2015
La regione è stata colpita da un forte terremoto il 25 aprile 2015. L’intera regione del Langtang ha dovuto sopportare le gravi conseguenze del terremoto, che ha spazzato via l’intero insediamento della valle causando più di duecento vittime, ma anche le successive scosse di assestamento e continue frane che hanno seguito l’onda d’urto originale hanno continuato ad arrecare danni. Gli sforzi di ricostruzione e ristrutturazione hanno permesso la riapertura dell’area per il trekking e la popolazione locale è ritornata a dare il benvenuto ai trekker e viaggiatori.
Comunità etnia Tamang
Le persone in questa regione sono per lo più di origine Tamang e tibetana. Si ritiene che gli abitanti della valle del Langtang siano discendenti di tibetani di Kerung che si mescolarono con i Tamang della zona di Helambu. I Tamang sono divisi in diversi clan esogami e sono buddisti e negli insediamenti Tamang si trovano anche gompa (templi buddisti). Tutte le loro feste e le cerimonie sono eseguite in conformità al Buddismo.
Sono principalmente pastori di pecore e yak, ma coltivano anche cereali, verdure e grano. Mais, patate, soia e miglio sono il loro alimento base. La vita quotidiana degli abitanti del villaggio comprende l’allevamento di bestiame, l’agricoltura e il commercio con Kerung in Tibet.
La visita e il trekking nella valle del Langtang, offre un’esperienza nella natura himalayana e una visione dello stile di vita e della cultura Tamang. Dal 2004 c’è uno specifico itinerario il Tamang Heritage Trail che offre un’esperienza molto tradizionale e autentica. Si tratta di una variazione del classico trekking del Langtang per visitare e incontrare persone di questa comunità, una miscela di naturale bellezza e magnifici incontri con le comunità locali.
Trekking nella valle del Langtang
I trekking nella valle del Langtang sono facilmente accessibili dalla capitale Kathmandu, per un itinerario relativamente breve con tutte le emozioni e bellezze dell’Himalaya. L’area è meno battuta dagli escursionisti che in prevalenza preferiscono l’Annapurna o i sentieri dell’Everest.
I percorsi sono meno affollati, il trekking più gratificante e può prevedere brevi escursioni di qualche giorno o avventure di 8-10 giorni. Una regione ideale se non si hanno molti giorni a disposizione per avvicinarsi all’Himalaya e sperimentare le meravigliose culture dei nativi passeggiando lungo sentieri di ghiaia, neve, pioggia, fiumi e villaggi incontrando yak, asini, cavalli, muli, capre e la scimmia grigia langur del Nepal.
Lungo il percorso si incontrano villaggi, rifugi per riposarsi, incontrare altri escursionisti e gente del posto.
La maggior parte dei trekking iniziano da Syaphru Bensi a 1460 m. I primi giorni del trekking si spendono per arrampicandosi rapidamente nella bassa valle del Langtang, simile a una gola, probabilmente pernottando al Lama Hotel a 2.470 m o a Ghoratabela 2.970 m.
Due villaggi di Bhotiya occupano l’alta valle: il Langtang Village a 3.430 m, il più grande dei due, è un buon posto per trascorrere una notte in più e acclimatarsi, mentre Kyanjin a 3.870 m vanta un piccolo monastero, una “fabbrica” di formaggi (favoloso yogurt ) e un gruppo di chalet-baite che si riempiono all’inizio dell’alta stagione.
Il ghiacciaio del Langtang è più in alto nella valle una lunga giornata di andata e ritorno, poiché non ci sono rifugi. Dal punto di vista roccioso il Langshisha Kharka a 4.100 m, un po’ oltre il pascolo yak di Numthang, è possibile vedere il ghiaccio e la morena che si espandono sulle alte valli, circondate da cime innevate. Altrettanto allettanti sono le salite di Tsergo Ri a 4.984 m, un avvincente viaggio di andata e ritorno di 6-7 ore che offre un meraviglioso deserto bianco di vette o il Kyanjin Ri a 4.783 m, che si trova a sole due ore circa sopra Kyanjin Gompa.
Si può ritornare attraversando Helambu sopra Kangja La, ma la maggior parte delle persone ritorna a valle, variando l’ultima tappa svoltando a Thulo Syaphru dove si dirama il sentiero per Gosainkund e giù per Dhunche.
Le sistemazioni nell’area del Langtang sono buone e sono gestite da famiglie locali. Ogni lodge ha un’area comune centrale con una grande stufa che fornisce calore e un’atmosfera accogliente. Le camere da letto non sono riscaldate e generalmente hanno due letti per camera con materassi, cuscini e una coperta. Bisogna portarsi un sacco a pelo consigliamo una federa. I lodge hanno generalmente docce e servizi igienici non sempre l’acqua calda. Il cibo nei lodge è di buona qualità, un mix di cibo locale nepalese e ricette occidentali del Langtang.
Ci sono anche alcuni negozi che vendono bevande, snack, dolci e cioccolato.
Il percorso che copre il Tamang Heritage Trail essendo più giovane è meno attrezzato, meno occidentalizzato più rurale.
Guide e facchini/portatori qualificati sono disponibili anche nei villaggi.
La stagione migliore per trekking nella valle del Langtang sono la primavera (da marzo a maggio) e l’autunno (da settembre a novembre). Durante la stagione monsonica il caldo e le piogge possono ostacolare i trekking. I trekking durante i mesi invernali possono essere intrapresi anche se la temperatura fredda potrebbe non essere adatta per tutti i trekker.
Nei mesi di marzo e aprile le foreste sono rossastre con il fiore di rododendro che è anche il fiore nazionale del Nepal.
Come trekking noi suggeriamo una soluzione di 9 giorni/8 notti con partenza e rientro su Kathmandu. Poi sulla base della disponibilità ed esigenze del viaggiatore possiamo proporre altre soluzioni.
Per maggiori informazioni scriveteci a info@indianepalviaggi.it
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!