Kathmandu capitale culturale e politica del Nepal
Situata ai piedi dell’Himalaya Kathmandu, scritta anche Katmandu o Kantipur è la capitale del Nepal nonché centro della storia, dell’arte, della cultura, della religione e dell’economia del piccolo paese himalayano.
Geograficamente la città di Kathmandu si trova in una regione collinare nell’omonima valle, vicino alla confluenza dei fiumi Baghmati e Vishnumati, ad un’altitudine di 1.324 metri sul livello del mare. Il clima è generalmente mite, gli inverni non sono particolarmente freddi e le nevicate sono un evento raro. Verso fine maggio inizia la stagione monsonica con precipitazioni più frequenti ed intense e le temperature arrivano fino ai 30°C. Il monsone si esaurisce verso fine agosto e settembre.
Kathmandu è stata fondata nel 723 da Raja Gunakamadeva e in origine il suo nome era Manjupattan, mentre il nome attuale si riferisce a un tempio in legno il Kasthamandap, dove il termine newari kasth /kath sta per “legno” e mandap/mandir sta per “tempio” ,”edificio” o “padiglione”. Si narra che il tempio sia stato costruito dal legno di un singolo albero senza l’ausilio di chiodi e supporti in ferro da Raja Lachmina Singh nel 1596. L’edificio, presumibilmente l’originale una struttura a tre piani, si trovava nella piazza centrale di Kathamndu ed era utilizzato per l’alloggio dei sadhu. La struttura è però crollata a seguito del forte terremoto nell’aprile 2015 ed è in via di ricostruzione.
La città è diventata il centro commerciale e degli affari più importante del paese grazie agli sforzi delle famiglie che hanno governato la città e grazie al mercanti newar che l’hanno resa fulcro nella rotta commerciale tra India e Nepal, un ruolo che conserva parzialmente ancora oggi.
Storia di Kathmandu
La storia di Kathmandu si intreccia con la storia dei newar il principale gruppo etnico che da sempre abita la valle. Secondo le storie mitologiche, Kathmandu è stata creata da Manjushree prosciugando un lago, si racconta che Kathmandu fosse un enorme profondo lago chiamato “Nagdaha”. Il lago era pieno di serpenti e il bodhisatwa Manjushree prosciugò il lago con la sua spada facendo scorrere l’acqua fuori dal luogo. Quindi, stabilì la città di Manjupattan. Dopo un po’ di tempo il demone Banasur chiuse la strada per non prosciugare il lago, ma il dio Krishna uccise il demone Banasur e nominò re uno dei Gopala, la prima dinastia del Nepal.
Dopo i Gopala, la regione fu governata in sequenza dagli Aabhir, Somavanshi, Mahispala e dai Kirata. I Lichavi dalla pianura indo-gangetica sconfissero i Kirata e stabilirono la loro dinastia nel 400 d.C.
In questo periodo gli insediamenti originali di Yambu e Yangala, alla confluenza dei fiumi Bagmati e Vishnumati in quella che oggi è la metà meridionale della città vecchia, si allargarono cresciuti lungo la rotta commerciale tra l’India e il Tibet, che era il fattore chiave della ricchezza di Kathmandu. Durante questo periodo vennero edificati i primi monasteri buddisti permanenti, il popolo newar che abita questa terra da sempre imparò a farsi conoscere come abili artisti in tutto il Nepal e l’Asia.
Nell’era Lichavi, nel 723 il sovrano Raja Gunakamadeva fondò la città di Kathmandu aggiungendo Koligram e Dakshin Koligram. La cultura del commercio e del newarismo furono aspetti prioritari del governo Lichavi.
Alla fine del IX secolo i Lichavi persero il loro potere e la città fiorì con la dinastia Malla (X-XVIII secolo) in quello che è considerato il periodo d’oro del Nepal. Durante il lungo periodo della dinastia Malla, nella città si edificarono la maggior parte dei suoi superbi templi, edifici e altri monumenti risalenti a questo periodo. All’inizio Kathmandu era una città indipendente all’interno della valle, ma nel XIV secolo la valle fu unita sotto il dominio del re Malla di Bhaktapur.
Nel XV secolo il re Malla Yaksha suddivise il suo regno in tre stati indipendenti tra i suoi tre figli: Kathmandu, Patan e Bhaktapur. La rivalità tra le tre città-stato portò ad una serie di guerre che indebolirono la famiglia che divennero vulnerabili all’invasione della valle che avvenne nel 1768 da parte di Prithvi Narayan Shah.
Prithvi Narayan della dinastia Shah unificò il Nepal e Kathmandu divenne da allora capitale dello stato ingrandendosi sempre più arrivando ai giorni nostri.
Durante questo periodo due gravi episodi hanno segnato la città di Kathmandu.
Il 15 gennaio 1934 un terremoto di magnitudo 8 ha colpito il Nepal a sud del Monte Everest. Le scosse si avvertirono anche in India a Kolkata, Mumbai e in Tibet fino a Lhasa. I danni a Kathmandu furono notevoli, molti edifici storici crollarono e la ricostruzione avvenne in chiave moderna.
Pochi anni fa precisamente il 25 aprile 2015 il Nepal e Kathmandu in particolare è stata nuovamente colpita da un forte terremoto di magnitudo 7,8 che ha causato morte e distruzione.
Anche se la vita a Kathmandu è lentamente ritornata alla normalità i lavori di ricostruzione sono ancora in corso, serviranno decenni e molti finanziamenti per ultimare la ricostruzione.
Monumenti, siti e architettura di Kathmandu
Le due strade principali di Kathmandu contrastano fortemente con i settori più antichi di strade strette e case di mattoni adornate con porte e finestre intagliate. La distruzione causata dal terremoto nel 1934 ha portato alla costruzione di molti edifici in stile moderno.
Oggi il fulcro culturale, artistico e i luoghi di maggiori interesse sono concentrati nella città vecchia che ha in Kathmandu Durbar Square anche conosciuta come Hanuman Dhoka Durbar il luogo di Kathmandu più importante e significativo. Durbar significa palazzo e qui è il luogo in cui un tempo i re delle e varie dinastie venivano incoronati e legittimati e da dove governavano.
L’area di Durbar Square è in realtà composta da più piazze vagamente collegate. Qui si trova il Kasthamandap o Padiglione di legno che secondo la leggenda è l’edificio più antico a cui la città deve il suo nome. Crollato a seguito del terremoto del 2015 e in via di ricostruzione.
Qui si trova anche l’antico Hanuman Dhoka il palazzo dei re Malla che ospita il Museo Tribhuvan. Il palazzo è sorvegliato da una statua di Hanuman. La piazza include il Tempio di Taleju costruito da Raja Mahindra Mall, nella parte opposta si trova il Tempio di Tana Devl e Makhan Tole e in tutta la piazza adiacente e dintorni ci sono diversi templi in stile pagoda.
Sparsi ovunque per la città vecchia si trovano pagode, templi corti chowk, stupa e giardini testimonianza dell’architettura newari soprattutto legata all’intaglio del legno e del ricco passato storico.
A est si trova Tundi Khel, la piazza d’armi, al centro della quale si trova una piattaforma di pietra che circonda un albero, da cui in precedenza venivano fatte importanti dichiarazioni del governo all’esercito. Tra esso e la città c’è un’alta torre di guardia costruita da Bhim Sen Thapa, un ex primo ministro. Alla periferia di Kathmandu ci sono molti palazzi costruiti dalla famiglia Rana, il più imponente dei quali è il Palazzo Singha, un tempo residenza ufficiale dei primi ministri ereditari e ora sede della segreteria del governo.
Un’area molto popolare di Kathmandu a pochi passi – una decina di minuti – da Durbar Square è Thamel un popolare quartiere turistico di Kathmandu, pieno di vita che è diventata una tappa obbligatoria. Thamel si rivolge esclusivamente ai turisti con le sue decine di ristoranti, alberghetti, pensioni, negozietti di souvenir, agenzie di viaggio aperto fino a tarda notte, o fino a quando viene sospesa la corrente.
Un’iconica via di Kathamndu è Freak Street, la denominazione esatta è Jochne ma fin dagli anni ’60 e ’70 gli hippy l’anno così ribattezzata. In quegli anni l’hashish in Nepal era legalizzata rendendola una sorta di nirvana. L’area era frequentata da pacifisti, capelloni con manifestazioni di amore e pacifismo. Dopo che l’hashish è stata resa illegale anche la popolarità delle strade di Freak è crollata, ma sicuramente vale la pena fare una breve passeggiata lungo Freak Street dove ci sono ancora alcuni vecchi negozi di souvenir classici e caffè mescolati a nuovi vivaci ristoranti.
Allontanandoci dal centro di Kathmandu si incontrano tre simboli iconoici di Kathamdnu e del Nepal:
- Stupa di Boudhanath l’imponente e maestoso. Lo stupa monumento buddhista per eccellenza, immagine e manifestazione del Buddha, anche conosciuto come Jyarung Khasyor.
- Swayambhunath un antico tempio anche conosciuto come “tempio delle scimmie”. Il complesso comprende il scintillante stupa bianco e una serie di santuari e templi minori. Lo stupa bianco affascina perché porta dipinto gli occhi del Buddha.
- Tempio di Pashupatinath dedicato a Shiva si tratta del luogo più sacro degli induisti in Nepal. Il tempio accessibile solo agli induisti sorge sulla riva destra del fiume Bagmati dove molti nepalesi vengono cremati.
Tutti questi tre monumenti assieme alla Kathmandu Durbar Square sono inseriti nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Festività Kathmandu
Kathmandu è una città piena di vita e pieno di diversità e le feste e celebrazioni sono una componente fondamentale della società locale. L’evento principale soprattutto per i fedeli induisti è il Tihar e il Deepavali la “festa delle luci” che cade tra ottobre e novembre. Le altre festività di Kathmandu includono il Maha Shivaratri festeggiato a Pashupatinath, Holi la “festa dei colori”, il Machendra Jatra con la sua processione che porta l’immagine del dio Machendra, il Gai Jatra (festa della mucca), e l’Indra Jatra, durante il quale la dea Devi, rappresentata da una giovane ragazza, viene portata in processione.
Info da sapere per viaggio a Kathmandu
La città di Kathmandu è molto caotica, trafficate e in alcune ore della giornata congestionata dal traffico, e spesso anche per percorrere pochi chilometri impiegherete molto tempo. Il centro di Kathmandu dista dall’aeroporto internazionale Tribhuvan circa 7 km ma possono servire fino a 30-45 minuti per arrivare in centro.
Suggeriamo di visitare il centro spostandovi il più possibile a piedi, esistono anche facili itinerari a piedi che vi permettono di girovagare per Kathmandu, scoprendo angoli e monumenti più nascosti. Per i siti un po’ più lontani dal centro suggeriamo un’auto o un rickshaw, per dirvi il tempio delle scimmie Swayambhunath dista 3 km dal centro in circa 15’ in auto. Boudhath e Pashupatinath sono un po’ più lontano distano circa 6-7 km dal centro e servono circa 20-30’ in auto.
L’offerta di alloggi e hotel a Kathmandu è molto variegata, le strutture più grandi, nuove e lussuose si trovano un po’ fuori dal centro, mentre guesthouse e alberghetti di livello medio si possono trovare un po’ ovunque soprattutto nel quartiere di Thamel.
Anche per i ristoranti e pasti avrete solo l’imbarazzo della scelta e potrete trovare e consumare piatti della cucina indiana, italiana, coreana, messicana, cinese, tibetana, mediorientale, ecc. … a volte si può faticare a trovare un ristorante con l’autentica cucina nepalese. La qualità del cibo è buona ma se mangiate cibo etnico non aspettatevi sempre che i piatti siano come da ricetta originale, spesso sono rivisti o adattati ai gusti locali.
Kathmandu è un tappa obbligatoria quando si viaggia in Nepal anche per chi fosse interessato al solo trekking per forza di cose bisogna passare e fermarsi qui. Di solito per visitare Kathmandu possono servire 2-3 giorni se poi si desidera visitare anche i dintorni della valle includendo le città medioevale di Bhaktapur, Patan o Lalitpur e altre località come Changu Narayan, Nagarkot, Dhulikel, allora possono servire più giorni. Un esempio visibile dal nostro sito è il seguente:
Viaggio in Nepal – Le meraviglie della Valle di Kathmandu di 7 giorni / 6 notti
Kathmandu può anche essere inclusa come tappa in un itinerario di viaggio che includa anche parte dell’India o del Bhutan anche in relazione alla vostra disponibilità di tempo ed interessi. Sulla base delle vostre indicazioni e richieste possiamo personalizzare e creare un viaggio su misura per voi.
Per info e altro scrivete a info@indianepalviaggi.it
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