Viaggio a Srinagar capitale del Kashmir
Srinagar è la “città dei laghi” o anche la “città galleggiante” che sorge nel cuore del Kashmir. Fondata dal grande re Ashoka nel III secolo a.C., è la capitale estiva dello stato di Jammu e Kashmir (Jammu è la capitale invernale), il più settentrionale dei dipartimenti indiani.
Srinagar è anche una delle città chiamate “Venezia d’Oriente“.
Geograficamente Srinagar si trova a nord del subcontinente indiano lungo le rive del fiume Jhelum ad un’altitudine di 1620 metri nella Valle del Kashmir, tra alte montagne in una valle solenne, elegante, ordinata, verde di risaie, azzurra di laghi e argentea per i riflessi delle foglie dei chinar, i platani locali.
La città ha il suo punto di riferimento nel Dal Lake e attorno si snodano laghi minori, canali e corsi d’acqua adiacenti dove abbondano le famose shikara, le gondole del Kashmir.
Il suo ambiente naturale, i giardini mughal, il lungolago, le moschee e le case galleggianti sono gli elementi caratteristici di Srinagar. Anche l’artigianato locale ha una lunga tradizionale soprattutto tappeti di lana e seta, tessuti e scialli del Kashmir e ricami, ma anche legno lavorato, argento, e frutta sono elementi caratteristici di questa città.
La città è molto apprezzata dagli indiani, un viaggio a Srinagar è una delle destinazioni preferite per la luna di miele dei novelli sposi soprattutto in maggio, mentre gli occidentali e stranieri visitano Srinagar durante tutta l’estate.
La bellezza di Srinagar e del Dal Lake è sempre stata una attrattiva per la fiorente industria cinematografica indiana. Numerosi sono i film di Bollywood girati ed ambientati qui tra cui Junglee, Jab Jab Phool Khile, Kashmir Ki Kali, Jaanwar, Lamhaa, Yahaan, Mission Kashmir, Dil Se, Kabhi Kabhi, Rockstar e Yeh Jawaani Hai Deewani. I film e le immagini degli attori hanno contribuito a rendere ancora più popolare e romantica questa destinazione nell’immaginazione popolare.
Origine e accenni storici su Srinagar
Il nome Srinagar deriva dalla congiunzione delle due parole in sanscrito, Sri che significa Lakshmi e Nagar che significa città, quindi la “città di Lakshmi” una delle divinità più amate, moglie di Vishnu dea della luce, della bellezza della ricchezza.
La sua storia risale al III secolo a.C. in epoca antica e in origine la città di Srinagar fu chiamata Parvasenpur dal re Pravarasena II circa 2000 anni fa. È opinione di alcuni importanti storici che Srinagar sia nata come città sotto il dominio di Ashoka, da un sovrano Pandava. Mentre altri storici attribuiscono la nascita della città direttamente al famoso sovrano Ashoka della dinastia Maurya, che fondò questa città che allora era situata vicino al villaggio di Pandrethan. Il villaggio era distanziato a 5 km dall’attuale lato settentrionale di Srinagar.
A quel tempo Srinagar divenne parte del grande impero Maurya e dopo che re Ashoka introdusse il buddismo come religione in questo luogo, la città e la regione circostante acquisirono importanza come centri per il buddismo.
In seguito i Kushana dominarono la città di Srinagar nel I secolo e i sovrani Kushana resero popolari le tradizioni buddiste in questa regione. Si suppone che il re Vikramaditya di Ujjain abbia governato questo luogo e ne abbia fatto parte del suo regno. Questo fu seguito dagli Unni che conquistarono questa terra durante il VI secolo.
Nel 960 d.C. Srinagar divenne la capitale del Kashmir. Sia i governanti indù che quelli buddisti dominarono i perimetri di questa città fino al XIV secolo, dopo di che la città insieme alla valle del Kashmir passò sotto il controllo musulmano dei Mughal.
Poco dopo il loro arrivo in India, i Moghul presero il controllo di Srinagar. Secondo alcuni resoconti storici, il re Yusuf Shah Chak, un sovrano indipendente del Kashmir, fu in realtà indotto con l’inganno a regalare il Kashmir al grande imperatore Akbar. Si afferma che lo stesso imperatore Akbar non fu in grado di invadere il Kashmir a causa della quale dovette intraprendere questa politica. Dopo questo, il Kashmir fu dichiarato parte dell’Impero Mughal dal re Akbar e la valle del Kashmir insieme a Srinagar cadde nel perimetro di questo impero.
Dopo la morte del sovrano Mughal Aurangazeb nel 1707, la tribù di Pashtun entrò a Srinagar con il dominio dell’Impero Durrani che governò per diversi decenni in questa regione.
I Sikh divennero quindi i proprietari di questa terra quando il Maharaja Ranjit Singh catturò Srinagar e le terre circostanti nel 1814, aggiungendole al suo Regno del Punjab. Il trattato del 1846 tra i sikh e gli inglesi fece guadagnare a quest’ultimo la sovranità di fatto e la terra divenne uno degli stati principeschi del paese con Gulab Singh come suo sovrano indipendente fino a quando l’India divenne un paese libero nel 1947.
Nel XX secolo i conflitti tra il Kashmir e il governo centrale di Delhi e la disputa del Kashmir con i paesi confinanti Pakisthan e Cina in testa sono causa di tensioni e confitti ancora in essere.
La disputa del Kashmir
Il Jammu e Kashmir è una stato circondano, oltre che dall’India e dal Pakistan anche da Cina e Afghanistan. La regione di 222.236 kmq, occupa un vasto bacino alluvionale tra l’estremità nord-occidentale della catena dell’Himalaya e il versante meridionale del Karakoram. Gran parte del territorio è occupato da foreste.
Dopo l’indipendenza dal Regno Unito, le tensioni fra l’India e il Pakistan su questi territori cominciarono a degenerare e le dispute hanno portato a guerre, conflitti, incidenti, mobilitazioni di truppe che ciclicamente si ripetono. Negli ultimi anni si è sempre trattato di episodi isolati o incidenti che avvenivano al confine tra le truppe dell’esercito. Gli episodi ed incidenti non hanno mai mirato a colpire il viaggiatore e turista, anzi l’industria turistica è un’importante fonte di reddito per gli abitanti locali. Certamente è una situazione in continua evoluzione che deve essere valutata prima di un viaggio a Srinagar e in generale nel Kashmir.
Moschee e parchi giardino
Srinagar pur con un passato e origine buddhista con l’arrivo poi dei Mughal, è da qualche secolo una città a prevalenza islamica famosa per le sue numerose moschee.
La Moschea di Hazratbal, la gigantesca struttura in marmo bianco con un’enorme cupola e minareto che domina l’orizzonte sulla sponda occidentale dei lago e che secondo la leggenda contiene un capello che apparteneva al Profeta Muhammad.
La moschea dedicata a Shah-i-Hamadan a Srinagar è la più antica della città, la prima costruita in Kashmir nel 1395. Somiglia ad una pagoda, dipinta di verde, di origine iraniana, nel XIV secolo il religioso Sufi diffuse l’islam nella regione del Kashmir.
La Jama Masjid la Moschea Congregazionale, costruita nel XV secolo, si dice che sia la più grande moschea del Kashmir. Imponente struttura il cui soffitto è sostenuto da colonne alte una ventina di metri ricavate da un corpo unico di cedro.
Il tempio di Shankaracharya sorge su una collina chiamata Takht-i-Sulaiman o Trone di Salomone. Il tempio probabilmente costruito nel VII secolo è dedicato a Shiva, anche se il santuario esisteva già precedentemente dal 200 a.C.
Ma Srinagar è anche famosa per i suoi parchi giardini d’epoca e stile Moghul, che si trovano appena fuori città da dove si hanno suggestive e uniche viste sul lago Dal. I Mughal colpiti dalla bellezza del Kashmir, realizzarono ampi giardini per esaltarne la bellezza.
Il Giardino di Shalimar progettato e costruito durante il regno dell’imperatore Mughal, Jehangir nel 1619. È il più famoso tra i parchi reali dove i platani si susseguono come le colonne di una cattedrale gotica sui lati di un sistema di vasche d’acqua limpida, fontane, cascate attraverso un sistema di terrazze per far scendere e scorrere l’acqua.
Il Giardino di Nishat Bagh (bagh significa giardino) è il giardino più grande che attraverso 11 terrazze scende fino al Dal Lake. Costruito nel 1633 da Asaf Khan influente primo ministro dell’imperatore Jehangir.
Infine il Giardino di Chashma Shahi, probabilmente costruito dall’imperatore Shah Jehan nel 1632. Molto più piccolo rispetto agli altri mentre al Cheijma Shaki ci sono roseti ben curati e una fonte d’acqua miracolosa.
Info da sapere
Il periodo migliore per visitare e per un viaggio a Srinagar è l’estate indicativamente da maggio/giugno fino a settembre/ottobre quando il clima è buono e le precipitazioni sono scarse. Le temperature massime raggiungono i 30°C tra luglio e agosto, ma in genere l’estate è mite e fresca. Durante il resto dell’anno le temperature sono più fredde e i mesi invernali dicembre, gennaio e febbraio sono i più freddi con precipitazioni anche nevose, ricordiamo che siamo a 1600 metri. Tra l’altro le houseboat che sono le strutture dove abitualmente viaggiatori e turisti amano pernottare non sono attrezzate con il riscaldamento e solo negli hotel più moderni si trova il riscaldamento.
Di solito il viaggiatore che si ferma a Srinagar ama pernottare nelle famose houseboat o case galleggianti presenti nel Dal Lake. L’ambiente naturale, la tranquillità dal caos cittadino e la calda accoglienza sono elementi che invogliano il viaggiatore a preferire questa soluzione. Poi per chi preferisce ci sono anche guesthouse, homestay ed hotel di diverse categorie dove pernottare.
Il modo migliore per raggiungere Srinagar è in aereo. La città ha un suo aeroporto il Sheikh ul Alam, collegato con voli quotidiani diretti con Delhi, Amritsar, Mumbai e Chandigarh. Attenzione a causa della disputa tra i territori contesi in Kashmir tra India e Pakisthan i controlli all’aeroporto sono molto rigidi e lunghi a seguito di procedure di sicurezza aggiuntive.
La stazione ferroviaria più vicina è a Jammu a 270 km da Srinagar e da qui in auto o bus si può raggiungere Srinagar ma calcolate circa 7-8 ore per il trasferimento.
Le strade per arrivare a Srinagar non sono in buon stato e in alcuni passi di montagna sono sconnesse con numerosi rallentamenti. Le distanze elevate e il cattivo stato delle strade sconsigliano l’utilizzo di questo mezzo per arrivare a Srinagar a meno che non si voglia esplorare la remota valle del Kashmir.
Da Srinagar parte quella che qualcuno sostiene essere la strada più alta del mondo (non è vero), che unisce la capitale del Kashmir a quella del Ladakh, Leh: 434 chilometri di asfalto, terra battuta e polvere con passi di montagna oltre i quattromila metri. Strade di montagna che affrontano incredibili zig zag battute da colonne di automezzi militari, autobus di linea, avventurosi motociclisti e fuoristrada che trasportano turisti e viaggiatori che coprono la distanza in due giorni facendo sosta a Kargil. Da Kargil si può anche procedere verso la remota valle dello Zanshkar una vasta tagliata fuori dal resto del mondo per quasi nove mesi l’anno, quando il passo Pensi La a 4.400 m., la sua unica porta motorizzata, è bloccato dalla neve.
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